Esteri

Sondaggio a sorpresa: chi è avanti tra Trump e Biden

Secondo il Wall Street Journal il tycoon sarebbe in vantaggio sullo sfidante democratico

© graffoto8 e P_Wei tramite Canva.com

Pennsylvania, Michigan, Arizona, Georgia, Nevada, North Carolina. Sei su sette stati in bilico, se si votasse oggi, andrebbero nelle mani di Donald Trump. Il sondaggio, commissionato dal Wall Street Journal, irrompe nelle settimane che precedono la campagna elettorale che porterà al voto il 5 novembre. Il tycoon, secondo la rilevazione, in questi stati avrebbe dai due agli otto punti di vantaggio sullo sfidante democratico, il presidente in carica Joe Biden. Che sarebbe in vantaggio solo nel Wisconsin, appena uno tra i sette stati in cui i repubblicani e i democratici si contenderanno la vittoria fino alla fine.

Il motivo? Gli americani, a detta del sondaggio, sarebbero preoccupati per l’andamento dell’economia e scettici sulle capacità di Biden, che, giova ricordare, al momento dell’eventuale entrata in carica in seguito alla rielezione avrà 82 anni compiuti e resterebbe in carica fino al compimento degli 86, il che lo renderebbe il più anziano presidente degli Stati Uniti mai eletto, superando il precedente primato, tra l’altro è sempre suo, essendo divenuto presidente per la prima volta all’età di 78 anni nel 2021, dopo essere succeduto proprio a Trump.

Un indizio che può spiegare come The Donald stia seguendo la rotta giusta nella strada per la Casa Bianca si può ravvisare in un episodio avvenuto a New York qualche giorno fa e riportato sul Corriere della Sera da Federico Rampini, tra i più autorevoli commentatori della politica e della società americana. Alla vigilia di Pasqua, a New York erano presenti sia Biden sia Trump, ma in contesti decisamente diversi. Biden, assieme a due altri ex presidenti democratici, Bill Clinton e Barack Obama, del quale è stato anche vice tra il 2009 e il 2017, si trovava al teatro Radio City Hall per una raccolta fondi per la campagna elettorale democratica. Assieme alla parte “ricca” di New York. C’è chi ha pagato anche 100mila dollari per un biglietto d’ingresso da vip. Alla fine, i tre sono riusciti a raccogliere ben 25 milioni di dollari.

Dall’altra parte della città, Donald Trump partecipava al funerale di un poliziotto, John Diller, ucciso a New York da un criminale arrestato 21 (!) volte e ancora a piede libero. A simboleggiare non solo vicinanza a famiglia e colleghi, ma anche a ribadire uno dei punti cardine del suo programma: una maggiore sicurezza, specie nelle grandi città. Sintetizzata dalla celeberrima massima “Law & Order”, da sempre cavallo di battaglia dell’ex presidente. Trump ha dichiarato: “Quell’uomo non sarebbe mai dovuto tornare in libertà”. La chiusura di Rampini è lapidaria e spiega molto: “Quel giorno c’erano tre presidenti nel posto sbagliato e uno solo nel posto giusto”. Non serve aggiungere altro.

LC, 7 aprile 2024

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