Zanzara tigre

Sospendere la Serie A per il Papa? Una totale vergogna servile

L’editoriale di Giuseppe Cruciani alla Zanzara: dallo stop al calcio ai cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Bergoglio

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso con veemenza il suo disappunto riguardo alla sospensione delle attività sportive in seguito alla morte del Papa. “Mamma mia ragazzi sono avvelenato, ho il veleno in corpo, fermatemi,” ha esordito il conduttore, manifestando la sua rabbia. Cruciani si è chiesto perché, in un contesto in cui tutte le altre attività – dai concerti ai ristoranti – continuano normalmente, si debbano sospendere le partite di calcio. “Perché sospendere il calcio? Perché sospendere le attività sportive? Non basta un minuto di silenzio, un grande tributo? Hai sospeso le partite ieri, il giorno della morte del Papa, e sabato, il giorno del funerale del Papa,” ha affermato, definendo la decisione delle autorità sportive un “servilismo assoluto” e una “vergogna”.

Il conduttore di Radio24 ha criticato duramente il Coni e il suo presidente, Giovanni Malagò, per la richiesta di fermare il calcio, sottolineando che il calcio è un business come gli altri e che questa decisione produce danni economici. “Perché non fare semplicemente un grande omaggio e poi the show must go on?” si è chiesto Cruciani, sottolineando l’incoerenza di fermare le partite di calcio mentre altre attività continuano senza problemi.

Non meno forte è stata la sua critica ai cinque giorni di lutto nazionale dichiarati in Italia: “5 giorni di lutto nazionale, 5 giorni, 5. Ma qua bisognerebbe rispolverare il vecchio anticlericalismo di una volta. Dove sono i radicali di una volta?” ha domandato, evidenziando che l’Italia è uno Stato laico e che il Papa è comunque il capo di uno Stato straniero. “A me mi stanno sui cog*** due cose: 5 giorni di lutto nazionale e la sospensione del calcio,” ha ribadito con forza.

Cruciani ha poi elogiato la decisione di Jovanotti di mantenere le date dei suoi concerti: “Che differenza c’è tra una partita di pallone e un concerto di Jovanotti? È uguale, no? Porca tr***, quello ha confermato giustamente le date perché col ca*** che perde i soldi con la gente che deve andare là, col ca***, giustamente, ma ha ragione.”

Infine, ha commentato come in queste ore si stia cercando di tirare dalla propria parte l’immagine di Papa Francesco, sottolineando l’ipocrisia di chi ricorda selettivamente le sue parole a seconda delle proprie convenienze politiche. “La solita roba, la solita vergogna,” ha concluso Cruciani.

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