Esteri

Strage a Mosca, chi è stato? La fuga sulla Renault bianca e la rivendicazione dell’Isis

Otre 60 i morti tra cui alcuni bambini, terroristi ancora liberi. Washington aveva avvertito la Russia del rischio di attacchi dello Stato islamico

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Un salto nel tempo a trent’anni fa, all’epoca degli attacchi terroristici ceceni. Ieri Mosca è sprofondata nell’incubo terrorismo: un gruppo di almeno cinque uomini armati, in tuta mimetica, ha fatto irruzione nella sala concerti Crocus City situata nel distretto di Krasnogorsky e ha iniziato a sparare senza pietà sugli spettatori. Secondo alcuni testimoni, avrebbero lanciato anche granate e bottiglie incendiarie, tanto da scatenare un enorme rogo nell’edificio dove si calcola che ci fossero oltre 6mila persone all’interno del locale quando sono scoppiate le fiamme che hanno poi fatto crollare il tetto dell’edificio. . I dati sono ancora provvisori: almeno 60 morti e oltre 150 feriti, tra cui alcuni bambini, secondo quanto reso noto dai servizi di sicurezza interni russi dell’Fsb. Ma i riflettori sono accesi sulla matrice della strage di Mosca.

Le autorità russe hanno aperto un’inchiesta per terrorismo. I responsabili dell’attacco sono ancora in fuga: in base alle ultime immagini disponibili, sarebbero fuggiti a bordo di una Renault bianca. Tra sospetti e accuse non troppo velate nei confronti dell’Ucraina, è arrivata la rivendicazione dell’Isis. “I combattenti dello Stato Islamico hanno lanciato un attacco contro un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, situata alla periferia della capitale russa, Mosca. Durante l’assalto, centinaia di persone sono state uccise e ferite, mentre si è verificata una vasta distruzione nell’area prima che i combattenti si ritirassero indenni nelle loro basi”, recita una nota diramata dall’agenzia di stampa Amaq.

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La rivendicazione dello Stato islamico è stata accolta in maniera tiepida da Mosca, che ha riferito di volerci vedere chiaro. Subito dopo l’annuncio dell’Isis, un funzionario statunitense a Cbs News ha affermato che gli Usa “dispongono di informazioni di intelligence che confermano le affermazioni di responsabilità dello Stato Islamico” nell’attentato a Mosca e “che non hanno motivo di dubitare di tali affermazioni”. Indiscrezione confermata dalla Cnn: secondo fonti informate, Washington aveva avvertito le autorità russe della possibilità di un imminente attacco dell’Isis-K, la fazione dello Stato Islamico attiva soprattutto in Afghanistan. Non solo. Il Dipartimento di Stato americano aveva pure diramato una allerta agli statunitensi in Russia chiedendo di evitare i luoghi pubblici, “comprese le sale concerto”.

Come anticipato, i primi sospetti di Mosca sono ricaduti sull’Ucraina. Dal canto suo, Kiev ha tenuto a smentire da subito qualsivoglia coinvolgimento. Mettiamo in chiaro, l’Ucraina non ha assolutamente nulla a che fare con questi eventi. L’Ucraina non ha mai utilizzato metodi di guerra terroristici”, le parole del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. Lo stesso Volodymyr Zelensky ha ribadito che il suo Paese “non ha nulla a che fare” con l’attacco terroristico. Sulla stessa lunghezza d’onda i paramilitari filo-Kiev: “Ovviamente non abbiamo nulla a che fare con questo”, ha detto un rappresentante del gruppo a Novaya Gazeta Europe. C’è chi si è spinto oltre, puntando il dito contro il Cremlino: secondo direzione principale dell’Intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, l’attentato sarebbe  “una provocazione deliberata da parte del regime di Putin”. Così il portavoce Andriy Yusov: “Si tratta di una provocazione deliberata da parte dei servizi speciali di Putin, dalla quale la comunità internazionale aveva messo in guardia. Il tiranno del Cremlino ha iniziato la sua carriera con questo e vuole finirla con gli stessi crimini contro i suoi stessi cittadini”.

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Seguiranno aggiornamenti nel corso della giornata, l’Italia ha condannato senza mezzi termini l’orrore di quanto accaduto al Crocus City Hall. “L’orrore del massacro di civili innocenti a Mosca è inaccettabile. Ferma e totale condanna del governo italiano a questo efferato atto di terrorismo. Esprimo la piena solidarietà alle persone colpite e ai familiari delle vittime”, le parole del premier Giorgia Meloni. Così in una nota il capo dello Stato Sergio Mattarella: “Il crudele attentato terroristico consumato a Mosca invoca la più ferma condanna. Orrore ed esecrazione debbono accompagnare la violenza contro tutte le innocenti vittime civili. Combattere ogni forma di terrorismo deve essere un impegno comune a tutta la comunità internazionale”.

Massimo Balsamo, 23 marzo 2024

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