Parliamo della polemica tra il mio amico Andrea Stroppa, che è l’uomo di Elon Musk in Italia, e il governo italiano. Cosa è successo?
È successo che si sta discutendo di un disegno di legge sull’economia dello spazio, il cosiddetto Ddl Spazio, e ieri sono stati approvati degli emendamenti dell’opposizione che vengono manifestamente definiti emendamenti anti-Musk. Stroppa ieri ha scritto un tweet dicendo agli amici di Fratelli d’Italia: “Evitate di chiamarci per conferenze o altro, visto che in Parlamento, con il voto anche del governo, passano questi emendamenti che hanno chiaramente e politicamente il sapore di essere emendamenti anti-Musk”.
Le norme in questione, sostanzialmente, impongono all’Italia di privilegiare le tecnologie europee rispetto a quelle che vengono fuori dall’Europa. Secondo il relatore di Fratelli d’Italia sono “emendamenti che non sono contro o a favore di qualcuno, ma che rafforzano i concetti di sicurezza nazionale e se qualcuno dice il contrario non li ha capiti o è in malafede”.
Bene. Io sto con Andrea Stroppa, senza se e senza ma. Ma proprio senza se e senza ma. Non solo perché è un mio amico, ma forse il governo non ha capito una cosa: che a Elon Musk dell’Italia non gliene frega assolutamente niente. Zero. Elon Musk è un signore che ha tante cose a cui pensare e soprattutto nella sua gigante follia o megalomania, lui pensa a Marte, non pensa a Roma. Se pensasse a Roma avrebbe fatto tutt’altro nella vita.
Forse non avete capito che l’Europa riesce a mandare un razzetto all’anno per mettere i satelliti, mentre lui ne spara uno ogni due o tre giorni. Musk già dispone di 7000 satelliti che girano intorno alla Terra, mentre l’Europa -se gli va bene, e con i francesi che comandano- ne avrà fra 5 anni circa 600. Capito?
Questi forse non hanno capito che a Musk non gliene frega assolutamente un caz** di questa roba qui. Ma se per due anni gli fate fare tutte le anticamere, gli chiedete di venire in Italia ad Atreju e poi dopo scrivete con l’opposizione un emendamento che viene vissuto come emendamento anti-Musk, anzi: che viene definito dall’opposizione un emendamento anti-Musk, quello dice “ma sapete che c’è di nuovo? Ma me ne vado in Francia”. Ma voi pensate che Macron va da Trump e parlino solo delle grandi questioni geopolitiche? Quello si vende anche, e giustamente, per quattro aziende nazionali.
Io la trovo una cosa incredibile. Se l’Italia avesse un rapporto privilegiato con uno che possiede la tecnologia, dovremmo sfruttare questa cosa. Saremmo i suoi primi interlocutori. Poi dopo alla sicurezza ci penseremo: lui mette i satelliti, noi criptiamo le comunicazioni. Mi fa venire il sangue al cervello. A questi signori non è chiaro che per Musk la Nigeria vale più dell’Italia, purtroppo: ha più persone, ha più parabole, ha più soldi. Se continuate a buttare tutta questa specie di m.. su Musk, ci sta che alla fine vi dica: cari italiani, fatevi gli affari vostri che noi pensiamo ai nostri. E sarebbe un danno enorme.
Toc toc, parlamentare di Fratelli d’Italia: non parliamo di malafede, ma di rapporti umani. Se un partito sviluppa rapporti personali per due anni con Musk, forse dovrebbe guardarsi bene dal far approvare un emendamento anti-Musk in Parlamento. No? Soprattutto se siamo noi ad avere bisogno di lui e non lui di noi. Poi tra cinque anni, quando i satelliti europei saranno un fallimento, non venitevi a lamentare.
dalla Zuppa di Porro