Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha attaccato in maniera veemente il manuale realizzato dal Comune di Bologna, guidato dal Partito Democratico, intitolato “Le parole che fanno la differenza: scrivere e comunicare rispettando le differenze di genere”. Secondo il conduttore di Radio24, il manuale rappresenta “stupro della lingua italiana” ed è un “follia assoluta e anche spreco di denaro pubblico”.
“Il politicamente corretto ci ucciderà cari amici – ha detto Cruciani – Ci distruggerà. Ogni giorno vi voglio fare un esempio di politicamente corretto, un esempio di nefandezze e di follie in giro per l’Italia o per il mondo. Secondo voi l’emergenza per il Comune di Bologna sono le occupazioni abusive, le manifestazioni o lo spaccio di droga? Certo lo saranno. Oppure l’emergenza sicurezza o la situazione del traffico in città? Certo anche quello. Ma il Comune di Bologna a guida Partito Democratico ha realizzato un manuale che si chiama ‘le parole che fanno la differenza, scrivere e comunicare rispettando le differenze di genere'”.
Cruciani è una furia: “Si sono impegnati sprecando denaro, risorse e probabilmente carta per fare un manuale per decidere quello che si può dire e quello che non si può dire. Stop all’utilizzo della parola ‘uomo’ quando si utilizza uomini in senso universale. Bisogna preferire ‘esseri umani’, ‘popolazione’ o ‘donne e uomini’ se alternato con ‘uomini e donne’ per non anteporre sempre il maschile al femminile. Bisogna poi declinare la carica al femminile quando è possibile: sindaca, assessora eccetera eccetera. Ovviamente bisogna usare asterisco e schwa.”
Cruciani ha poi affrontato le polemiche rivolte al sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi: “Follia assoluta, altro che spreco di denaro pubblico. A proposito, vi confesso una cosa: lo abbiamo sentito nel pomeriggio. Ve lo potrà confermare anche il qui presente David Parenzo: non si dimette, anzi passa al contrattacco. Dunque vi segnalo questa cosa cari amici che siete all’ascolto: lo Sgarbone non si dimette. Avanti tutta! Anche qui controcorrente perché ovviamente tutta l’Italia è indignata per lo spreco di risorse pubbliche. Non rompete il cazzo.”