Zanzara tigre

“Stuprano l’italiano”. Cruciani è una furia con il Pd

La Zanzara 27 ottobre 2023 porro

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha attaccato in maniera veemente il manuale realizzato dal Comune di Bologna, guidato dal Partito Democratico, intitolato “Le parole che fanno la differenza: scrivere e comunicare rispettando le differenze di genere”. Secondo il conduttore di Radio24, il manuale rappresenta “stupro della lingua italiana” ed è un “follia assoluta e anche spreco di denaro pubblico”.

Il politicamente corretto ci ucciderà cari amici – ha detto Cruciani – Ci distruggerà. Ogni giorno vi voglio fare un esempio di politicamente corretto, un esempio di nefandezze e di follie in giro per l’Italia o per il mondo. Secondo voi l’emergenza per il Comune di Bologna sono le occupazioni abusive, le manifestazioni o lo spaccio di droga? Certo lo saranno. Oppure l’emergenza sicurezza o la situazione del traffico in città? Certo anche quello. Ma il Comune di Bologna a guida Partito Democratico ha realizzato un manuale che si chiama ‘le parole che fanno la differenza, scrivere e comunicare rispettando le differenze di genere'”.

Cruciani è una furia: “Si sono impegnati sprecando denaro, risorse e probabilmente carta per fare un manuale per decidere quello che si può dire e quello che non si può dire. Stop all’utilizzo della parola ‘uomo’ quando si utilizza uomini in senso universale. Bisogna preferire ‘esseri umani’, ‘popolazione’ o ‘donne e uomini’ se alternato con ‘uomini e donne’ per non anteporre sempre il maschile al femminile. Bisogna poi declinare la carica al femminile quando è possibile: sindaca, assessora eccetera eccetera. Ovviamente bisogna usare asterisco e schwa.”

Cruciani ha poi affrontato le polemiche rivolte al sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi: “Follia assoluta, altro che spreco di denaro pubblico. A proposito, vi confesso una cosa: lo abbiamo sentito nel pomeriggio. Ve lo potrà confermare anche il qui presente David Parenzo: non si dimette, anzi passa al contrattacco. Dunque vi segnalo questa cosa cari amici che siete all’ascolto: lo Sgarbone non si dimette. Avanti tutta! Anche qui controcorrente perché ovviamente tutta l’Italia è indignata per lo spreco di risorse pubbliche. Non rompete il cazzo.”