Cronaca

Tenta una rapina a Milano. Il barista reagisce e lo uccide con le forbici

Il furto in piena notte finisce nel sangue. La vittima è un 37enne con precedenti: è morto sul marciapiede

Erso di ronza rapina © aijohn784 e welcomia tramite Canva.com

Nuovo fatto di cronaca nera a Milano, nella periferia Sud, dove un uomo di 37 anni, noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti penali, è stato ucciso intorno alle 5 del mattino durante un tentativo di furto. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato su viale Giovanni Da Cermenate a distanza di una settimana da un altro grave fatto di cronaca che ha colpito l’area milanese, con la tragica scomparsa di Manuel Mastrapasqua.

Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Gli operatori sanitari giunti sul posto hanno potuto solo confermare il decesso. A colpirlo a morte sarebbe stato il proprietario di un bar nelle vicinanze, di origini cinesi, che avrebbe agito spinto da un tentativo di furto da parte della vittima. L’arma del delitto non è quella convenzionalmente associata a tali atti, bensì delle forbici: il titolare avrebbe inseguito il ladro fuori dal locale per poi colpirlo più volte al torace. In strada sono stati trovati mazzetti di Gratta e Vinci che il rapinatore avrebbe cercato di portare via.

Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 5 del mattino uno scooter si sarebbe fermato davanti al bar. A bordo ci sono due rapinatori che scardinano la saracinesca e cercano di portare via l’incasso. Non trovando grosse somme, tuttavia, decidono di rubare i Gratta e Vinci. Il titolare del negozio, però, abita nello stesso condominio: svegliato dai rumori, scende di casa con un paio di forbici in mano, insieme ad altri connazionali, e trova i due banditi sul marciapiede. A quel punto li affronta: i due avrebbero avuto un primo confronto appena nel locale, poi la discussione sarebbe proseguita a poca distanza quando il 37enne e il complice hanno cercato di scappare. Qui il ladro sarebbe stato colpito più volte al torace con alcuni fendenti. L’altro ladro, intanto, fugge a piedi lasciando lo scooter sul posto. Poi l’allarme al 112, tuttavia inutile: il malvivente è già morto dissanguato quando arrivano i sanitari. La vittima si chiamava Eros Di Ronza, con diversi precedenti: lo scorso settembre era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre a ottobre era stato trovato in possesso di armi da taglio e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini sono attualmente in corso per fare luce su questo oscuro episodio. Il barista sospettato è stato condotto in questura per gli interrogatori di rito da parte del pm Maura Ripamonti., con gli investigatori che stanno valutando attentamente ogni elemento per delineare un quadro chiaro delle motivazioni dietro l’accaduto. Il rischio è che venga accusato di omicidio volontario. La scena al momento pare escludere la legittima difesa.

Notizia in aggiornamento