Esteri

Terremoto in Uk: il sondaggio clamoroso su Farage

Il governo delude e i Tories non convincono più: il leader di Reform è pronto a prendersi Londra

Nigel Farage è tornato e ora la sinistra britannica inizia ad avere paura. Il suo Reform UK ha raggiunto un nuovo dato record nell’ultimo sondaggio esplosivo di Find Out Now: 29 per cento, in aumento di due punti rispetto alla settimana precedente. La situazione inizia a diventare preoccupante per il Labour, secondo con il 25 per cento. Sprofondano i Tories quotati al 18 per cento, in calo di tre punti. I Lib Dem passano dall’11 al 13 per cento, mentre i Verdi restano al 10 per cento.

“Un risultato enorme” la prima reazione del presidente di Reform Zia Yusuf: “Il primo sondaggio a mettere i Tories sotto il 20% e Reform a quasi il 30%. Il vero cambiamento sta arrivando in Gran Bretagna”. Farage è ambizioso e convinto di poter vincere le prossime elezioni generali, tanto da sbilanciarsi: “Ho tra il 34 e il 45 per cento” di possibilità di diventare primo ministro. Ma ha anche evidenziato di essere pronto a farsi da parte qualora si presentasse “qualcuno più giovane e più bravo”: “Se lo facesse, lo riconoscerei. Non sono un egocentrico. Non devo essere io. Al momento sono la persona migliore per farlo”.

Farage sembra avere le idee chiare sul successo di Reform: “Siamo il partito più franco sui problemi che abbiamo. L’esplosione demografica degli ultimi 20 anni ha danneggiato la qualità della vita. Il motivo per cui stiamo andando bene è perché le persone ci vedono come positivi. ‘Famiglia, comunità, paese’, questo è il nostro slogan. Noi parliamo delle cose che pensiamo siano importanti per le persone, le cose che sono state sottovalutate e danneggiate dagli ultimi governi”. E ancora: “L’economia potrebbe essere più importante dell’immigrazione per noi alle prossime elezioni”.

Il sondaggio di Find Out Now non è un caso isolato. Martedì è stato pubblicato l’aggiornamento periodico dell’istituto demoscopico YouGov e ha segnalato il partito di Farage in crescita al 25 per cento, facendo di Reform Uk il partito al primo posto. In arretramento il Labour del premier Keir Starmer al 24 per cento (-3 per cento) e i Tories al 221 per cento, vicino ai loro minimi storici, malgrado i tentativi di rilancio d’immagine sotto la nuova leadership di Kemi Badenoch. Numeri che ridimensionano anche il significato di sondaggi recenti sui malumori crescenti in seno a una maggioranza di britannici per i risultati della Brexit, a 5 anni dalla sua entrata in vigore definitiva del divorzio dall’Unione europea.

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I sondaggi raccontano anche altro. C’è un grande calo di fedeltà tra gli elettori laburisti: solo il 60 per cento di chi ha votato Starmer a luglio lo rifarebbe oggi. Mentre Farage è in crescita esponenziale: un quarto degli elettori conservatori che ora sarebbe pronto a votarlo. E attenzione: il 43 per cento dei sostenitori Tory sarebbero favorevoli all’idea di una fusione tra i due partiti. L’ascesa di Reform fa paura e non potrebbe essere altrimenti: la linea sovranista/trumpiana fa gola a molti elettori delusi dai due schieramenti tradizionali. E l’immigrazione non è l’unico dossier che raccoglie preferenze, anche se la proposta di ritirare il Regno Unito dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per facilitare il trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda ha entusiasmato gli elettori conservatori. Parliamo delle difficoltà economiche, che rappresentano un campanello d’allarme per tanti britannici e Farage lo ha capito.

C’è ancora molta strada – forse – prima delle prossime elezioni, ma Farage può contare su un alleato inaspettato: Starmer. Sì, perchè se il premier continua ad adottare politiche divisive e controverse il suo governo rischia di fare una brutta fine…

Franco Lodige, 7 febbraio 2025

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