Cultura, tv e spettacoli

Topolino è in crisi: la Disney woke non tira

Il CEO Bob Iger s’è detto “esausto e sopraffatto” di fronte alla debacle Disney. E il peggio deve ancora venire

disney flop

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. La nuova religione woke ha recitato un ruolo da protagonista anche nel mondo del cinema e tra i principali colossi ad aver ceduto il passo al politicamente corretto troviamo Disney. Nell’anno del centenario, l’azienda che porta il nome di Walt Disney deve fare con numeri da horror: fallimenti al botteghino, investimenti sbagliati e un’inclusività tanto esasperata quanto controproducente. Un campanello d’allarme che preoccupa persino il CEO Bob Iger.

Il manager s’è detto “esausto e sopraffatto” di fronte ai numerosi flop al botteghino affrontati solo nel 2023. I numeri non lasciano spazio a dubbi: il confronto con il 2022 è impietoso. Secondo i recenti report riportati da Bloomberg, Disney ha perso 900 milioni di euro a causa degli ultimi film non all’altezza delle aspettative. Ma non solo: nel mirino il calo di Disney World e il ribasso di abbonati alla piattaforma streaming Disney+.

Da “Indiana Jones e Il Quadrante del Destino” al remake live-action in salsa woke de “La Sirenetta”, i lungometraggi usciti in sala non hanno soddisfatto le aspettative. Senza dimenticare il responso piuttosto negativo della critica, tale da spingere molti cinefili a optare per altri film. La qualità è qualità ed è imprescindibile, soprattutto se porti il nome di Disney. Ma da qualche anno a questa parte è impossibile non evidenziare un’impressionante sterilità creativa – direttamente proporzionale al dilagare dell’ideologia woke – mentre i principali competitor – Warner e Universal – hanno sfornato titoli come “Barbie” e “Oppenheimer”.

Consigliabile un ritorno alle origini. Più libertà creativa, più importanza alle storie e meno bandierine arcobaleno. Ma il trend non verrà invertito a stretto giro di posta, considerando le anticipazioni. Basti pensare al remake live action di “Biancaneve“, in cui i nani lasceranno il posto a pseudo creature magiche di varie etnie e di vari generi ed il principe azzurro sarà tagliato in nome dell’auto-determinazione di Biancaneve. Fuori dalla realtà.

Massimo Balsamo, 15 ottobre 2023

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