Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha esordito lanciando un monito agli spettatori: “Allora ragazzi, voglio darvi subito un’avvertenza: il primo che interviene questa sera parlandomi dell’inutile intervista di Chiara Ferragni realizzata ieri da Fabio Fazio io gli sbatto giù il telefono. Se voi provate a intervenire su una cosa di cui non me ne frega un cazzo e totalmente inutile mi incazzo come una belva. Non voglio telefonate su Chiara Ferragni. Non me ne fotte un cazzo di un’intervista totalmente inutile.”
Cruciani è poi passato a commentare la follia woke della Columbia University: “Sapete chi sono i grandi protagonisti di oggi? Non sono queste persone qua che finiranno come deciderà la magistratura o il loro destino. Leggo oggi su una pagina molto interessante del Corriere della Sera magistralmente diretto dal dottor Fontana un’intervista ad un’italiana a New York. Costei purtroppo rimane anonima perché ha paura. Ha paura in una società che Parenzo vorrebbe importare anche in Italia. È una che frequenta un’università molto conosciuta negli Stati Uniti e dice «io sono bianca e devo scusarmi anche se non sono razzista.» «Sono stata esclusa dal corso a cui ero più interessata sull’assistenza ai tossicodipendenti perché i non bianchi hanno la precedenza». E poi ancora: «a noi studenti bianchi è stato chiesto di scusarci con i compagni di corso neri per il razzismo di cui siamo portatori». Corsi vietati e discriminazioni al master alla Columbia university. Io dico solo: vergogna, vergogna e vergogna per tutti quelli, compreso Parenzo, che negli anni hanno sostenuto queste follie”.
Cruciani ha poi concluso il suo editoriale di inizio trasmissione, passando in rassegna quanto sarebbe successo in una scuola di Pordenone: “Una notizia che viene da Pordenone, se fosse confermata totalmente al 100% sarebbe incredibile. Ha fatto benissimo quella maestra, anche lei medaglia al merito, che ha fatto scoprire il volto di una bambina di 10 anni che è stata mandata a scuola dai propri genitori con un niqab. Per chi non sapesse cos’è il niqab andasse a consultare Google. È un velo totale. A scuola si va con il viso scoperto, qui le donne in occidente non hanno paura di andare col viso scoperto. Purtroppo non hanno nemmeno paura di indossare il velo, quello è il punto. Purtroppo i genitori hanno inculcato nella loro testa che il volto deve essere coperto. Qui in occidente la testa non va coperta, va lasciata scoperta.”
