L’Italia è conosciuta in tutto il mondo come il “bel paese” non solo per i suoi tesori artistico-culturali, ma anche per il suo magnifico territorio “Ch’Appennin parte, e ‘l mar circonda e l’Alpe”, come scrive Francesco Petrarca nel Canzoniere. Ed è proprio pensando a chi vuole partire alla scoperta di montagne, coste e vallate soffermandosi ad assaporarne l’anima che il Gruppo Ferrovie dello Stato guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris ha creato la società FS Treni Turistici Italiani. La missione della neonata società è infatti quella di proporre vagoni e servizi ferroviari cuciti su misura per un turismo di qualità, sostenibile, attento alle ricchezze del territorio, in breve un modo di viaggiare “dolce”, diverso da quello di chi sceglie l’Alta Velocità, per tutte le persone che ritengono la vacanza inizi proprio durante il tragitto e non solo una volta giunti a destinazione. Una mossa vincente, quella del Gruppo FS guidato da Luigi Ferraris, anche come motore del Pil se si pensa che nel 2030 saranno 2 miliardi i turisti su scala globale e c’è da scommettere che molti vorranno visitare l’Italia, che già oggi occupa la quinta posizione nel mondo con 56 milioni di arrivi internazionali. E, secondo uno studio dell’Università Bocconi, con un notevole effetto volano perché ogni euro speso per salire a bordo di treni turistici ne genera da 1,50 a 3,18 euro per il territorio attraversato.
Il Lusso e l’atmosfera anni ‘80
L’offerta della neonata FS Treni Turistici Italiani si articola in tre macro-aree: quella del “Lusso”, quella “Espresso e Treni Storici” a cui si aggiunge quella dedicata a “Omnibus–Regionali”. Vediamole da vicino. Chi cerca tutto il sapore esclusivo del lusso potrà lasciarsi cullare dalle atmosfere d’epoca delle suite e cabine dell’Orient Express – la Dolce Vita per un viaggio da sogno. Quanto al secondo ambito, aumenteranno i collegamenti “Espressi” di medio-lungo raggio, anche notturni, tra le principali città italiane e le più note località turistiche del nostro Paese: i clienti potranno accomodarsi su vetture degli anni ‘80 e ‘90 ammodernate, come accadrebbe a vestiti di gran pregio in un atelier, dalle officine ferroviarie di Rimini. Famiglie e ragazzi avranno così a disposizione carrozze ristorante con cucina espressa a bordo, vetture letto, vetture meeting, oltre a bagagliai per trasporto bici, sci e mezzi per la mobilità sostenibile. I treni storici, che resteranno di proprietà della Fondazione FS, ma saranno gestiti da FS Treni Turistici Italiani, accompagneranno invece connazionali e stranieri in molte aree di interesse storico-paesaggistico della Penisola, proponendo programmi che coniugano frequenze più regolari e soste per visite guidate o magari qualche goloso assaggio eno-gastronomico. Gli Omnibus Regionali, infine, circoleranno nei week-end, proponendo tariffe scontate, su linee che attraverseranno territori ricchi di storia sempre all’insegna di un viaggio turistico-esperienziale.
Personale appositamente formato
Guidata dall’AD Luigi Cantamessa e presieduta da Alessandro Vannini Scatoli, FS Treni Turistici Italiani acquisirà gli asset e i rotabili dal parco commerciale di Trenitalia che, a seguito degli interventi di ammodernamento, andranno a costituire una flotta di treni italiani appositamente studiata per le esigenze del turista e che comprenderà anche le vetture del turismo religioso. La nuova società disporrà di personale proprio appositamente formato e acquisirà in prospettiva anche gli asset immobiliari, come per esempio le officine per le revisioni. Naturalmente tutto avverrà in sinergia non solo con la Fondazione FS Italiane (diretta dallo stesso Cantamessa), ma soprattutto con le Direzioni di Business di Trenitalia: Alta Velocità, Intercity e Regionale e dell’intero Polo Passeggeri di FS, così da completare l’offerta del Gruppo.
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