Esteri

Un Occidente di vili e pavidi

Ucraina Volodymyr Zelensky © cando generation tramite Canva.com

Sono forse i giorni più difficili questi per chi lotta per la pace nella libertà e nella la democrazia in Ucraina, in Russia, in Georgia, in Moldova e ovunque nel mondo si vive una quotidiana battaglia per strapparsi alla ferocia delle autocrazie e delle dittature.

Sono giorni bui perché i governi di questo nostro Occidente, che credono di poter vivere indefinitamente nella pace pusillanime delle mezze promesse, dei mezzi aiuti militari, dei micragnosi sostegni finanziari che vengono timidamente elargiti, non hanno fiducia nella energia dirompente dei valori che sono a fondamento del benessere e della qualità di vita dei nostri paesi.

Grazie di cuore a chi come voi, Ucraini violentati in patria della brutalità del fascismo putiniano, Russi costretti all’esilio o alla clandestinità, altri amici di ogni paese qui presenti, ci ricordate ogni giorno, nelle condizioni più difficili, mettendo a rischio la propria incolumità se non la vita, che non c’è nessun potere e nessuna potenza invincibile di fronte al sentimento della dignità umana e alla forza impavida della laica religione della libertà.

Lotteremo qui, in Italia e in Europa perché non prevalgano i vili per natura, i collaborazionisti prezzolati, le anime impotenti che si fingono caste e invocano la resa davanti alla violenza dei tiranni.

Lotteremo senza tregua perché i governi e i partiti di questo Occidente smettano di rispecchiarsi gli uni negli altri nella propria fiacchezza e indecisione e assumano la responsabilità storica che milioni di caduti nella lotta per la libertà e la democrazia hanno loro affidato nel corso dei decenni.

Marco Taradash, 19 novembre 2024

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