L'inattuale

Vi meritate quei saluti romani

Schlein saluti romani

Cosa c’è di più inattuale del fascismo? Di nuovo, torniamo a ripetere: ma c’è ancora qualcuno, sano di mente, che sia veramente convinto di un pericolo di deriva fascista in questo povero Paese? A giudicare dalle vesti stracciate e dall’isteria di questi giorni per un gruppo di braccia alzate, parrebbe di sì.

Di nuovo, ci si chiede perché la croce verde non intervenga con più rapidità. Eppure molti autorevoli commentatori vedono nei fatti di Acca Larenzia, così come in molte altre manifestazioni dove si alzano le braccia, ogni volta, gli inizi di recrudescenze fasciste. Magari aggiungerei! Ci sarebbe almeno materia del contendere. Un afflato di vitalità. Un motivo di scontro reale. E invece temo di no.

Sono solo saluti romani. A parte che i romani non salutavano col braccio destro alzato, non ci pensavano proprio. Fu una fantasia di Jacque-Louis David rappresentata in un celebre dipinto. Per cui già questo basterebbe… E poi, chi erano costoro che alzavano le braccia? Simpatizzanti dell’estrema destra? Ultras di qualche squadra sportiva? Ecco, appunto.

Queste manifestazioni assomigliano al guaito di un cane maltrattato. Espressioni di un popolo che soffre e si aggrappa scioccamente ad un passato che non gli appartiene e che non conosce. Nostalgie postmoderne. Modi per riempire il vuoto identitario, quello sì vero male di questo tempo. I fascisti credevano in qualcosa, costoro in cosa credono? Solo nella parole. “Camerata”! “A noi”! Sono poco più che tifosi.

Essi soffrono la miseria economica e morale in cui questo Paese è precipitato e, come tempo fa diceva Pasolini, vi si scagliano contro con la forza scandalizzata della loro ignoranza e ad essa danno il nome di fascismo. Adottano immagini, comportamenti e simboli di un passato sepolto perché non hanno altro modo per esprimere il loro disagio. Quel disagio che la cosiddetta sinistra ha dimenticato.

In effetti, forse sono proprio loro i responsabili di questo malessere. E se dicessimo che i “fascisti” postmoderni sono il frutto della loro disattenzione verso le classi più svantaggiate e che le braccia alzate sono una conseguenza di ciò? Il vero fascismo è il cedimento morale della sinistra, l’aver rinunciato alla sua anima e creato l’humus dove questo disagio prolifera. Ve li meritate, questi saluti romani.

Francesco Teodori, 14 gennaio 2023

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