Cronaca

Vigilante spara al ladro, parla un testimone: “Hanno cercato di investirlo, poi…”

Un teste ai microfoni di Ore 14 su Rai 2: “È successa una colluttazione nella palazzina, il vigilante stava rientrando a casa, gli sono andati sotto con le spranghe”. Lui: “Ho sparato per difendermi”

guardia giurata

È morto Antonio Ciurciumel, il cittadino romeno di 24 anni colpito alla testa da uno dei proiettili esplosi dalla guardia giurata di 62 anni che era intervenuto per sventare una rapina. Il vigilante, Antonio Micarelli, è indagato per omicidio. Ma un testimone ha raccontato agli inviati della trasmissione Ore 14 di Rai 2 quello che sarebbe successo in quei tragici momenti di ieri sera: “C’è stata una colluttazione nella palazzina, il vigilante stava rientrando a casa, poi hanno cercato di investirlo due volte, l’hanno puntato con la macchina, gli sono andati sotto con le spranghe, erano in quattro”.

La paura dei residenti

L’inviato della trasmissione ha intervistato anche altri residenti della zona. Un giovane ha riferito di aver sentito delle esplosioni e di aver pensato “a dei petardi, poi abbiamo visto una persona a terra, gli altri erano scappati”, mentre un altro signore ha detto di aver sentito “spari, i colpi quasi in sequenza, non erano fuochi di artificio, ho pensato a un regolamento di conti in strada, poi una macchina che sgommava, mi pare che ci sia una sorta di consapevolezza di impunità”. Chi lavora e vive nel quartiere descrive la zona come un luogo in cui rapine e furti sono frequenti: “Io abito in fondo alla strada, non ho sentito nulla ieri sera, e non conosco neanche la persona che ha sparato – racconta un residente -. Abito qui da poco, e negli ultimi 3-4 mesi si è sentito di qualche furto. L’amministratore ci aveva avvisato di tenere le luci accese negli ultimi mesi, prima però non avevo sentito nulla di grave”.

Cosa è successo

I fatti risalgono a ieri sera in un complesso residenziale intorno alle 19 di sera. Stando alle prime ricostruzioni, una banda di quattro malviventi, forse esperti nei furti, si è intrufolata in un appartamento al primo piano prendendo in ostaggio una donna di 63 anni mentre svaligiavano i locali. Trovata una cassaforte, avrebbero tentato di smurarla. I rumori avrebbero allertato Antonio Micarelli che stava rientrando dal lavoro e abita nello stesso complesso: dopo aver bussato alla porta, ha subito capito che all’interno c’erano dei banditi. Durante la fuga i malviventi si sarebbero imbattuti nella guardia giurata che, dopo la colluttazione, ha esploso almeno 10 colpi di pistola in aria e all’indirizzo dei ladri. Alcuni dei rapinatori si sono lanciati dal balcone per raggiungere l’auto con cui sono poi scappati. Un proiettile ha invece raggiunto il 24enne alla testa: portato d’urgenza al San Filippo Neri, nella notte è stato operato ma per lui non c’è stato nulla da fare. Stamattina è morto. Al suo capezzale, ieri, non si era presentato nessuno.

I militari del Nucleo investigativo, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, sono sulle tracce dei fuggitivi. Secondo quanto si apprende, alcune telecamere del comprensorio avrebbero ripreso la fuga dei ladri e gli spari. Lo stesso si spera che possano aver fatto gli impianti di un’azienda lì vicino. Il vigilante è già stato sentito dagli inquirenti, così come alcuni dei residenti che potrebbero aver visto qualcosa.

La solidarietà della politica

“Esprimiamo piena solidarietà al vigilante accusato di omicidio per avere sparato e purtroppo ucciso un rapinatore ieri a Roma. Ci auguriamo che non sia trattato come un assassino, ma che venga compreso che stava difendendo una donna presa in ostaggio nella propria casa. Nell’appartamento della palazzina di via Cassia era infatti in corso un tentativo di rapina, la padrona di casa, una signora di 63 anni, era già stata immobilizzata e la cassaforte forzata. Si è trattato, evidentemente, di legittima difesa, considerando come poteva evolversi la situazione. Purtroppo, l’epilogo è stato drammatico. Per questo, desideriamo esprimere le condoglianze alla famiglia, la perdita di una vita umana è sempre tragica”. Lo scrivono in una nota Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, e Stefano Peschiaroli, capogruppo di Forza Italia nel XV Municipio a Roma. “Episodi del genere evidenziano come sia sempre più urgente intervenire per garantire la sicurezza dei cittadini. Da anni, proprio nel XV Municipio, chiediamo interventi per combattere il degrado nella zona, non solo con l’installazione di impianti di videosorveglianza, ma anche di punti di guardiania, oltre ad un controllo costante sugli impianti di illuminazione. La sinistra, purtroppo, ha bocciato oggi proposta, ma la sicurezza dei cittadini resta per noi una priorità”.

Articolo in aggiornamento