Società

Viva Avi Silverberg: si “sente” donna e sbugiarda le gender follie

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Vedi com’è la sinistra translogica. Detta le regole, però se uno le segue alla lettera sincazza. Perché si vede sputtanata proprio sul piano logico: quello che sostengo è insostenibile. È il peso dell’ideologia quando frana sulla realtà e qui il peso è concentrato inequivocabile potente: ha la consistenza massiva e devastante di un sollevatore di pesi, mastodontico, barbuto, che per il tempo di una gara “si sente donna”, si iscrive a un torneo di donne e le sbaraglia, vince praticamente senza gareggiare: sdraiato sulla panca, Avi Silverberg stacca bilancieri da 160 chili come uccellini di nido. Al che le uccelline transetiche s’incazzano: eh no, non vale, questa è concorrenza sleale. Ah, sì?

E che pretendevano? È presto detto: pretendevano di vincere grazie alle loro regole, però imposte agli altri e non rispettate proprio da chi le impone. Già, chi le impone? Questo è il punto, nessuno ci ha ancora fatto mente locale ma l’umile cronista non si stanca di batterci su: a fare queste regole del cazzo (ops!) è gente dell’establishment neoculturale, la sottocultura woke, che si dà per incontrastabile perché sta nei posti di potere; invece si può, si deve constatarla. Come ha fatto il buon Avi il quale, invece della maglietta “per favore non mi fate incazzare”, ha deciso di giocare proprio con le regole che gli venivano dettate per il puro gusto di destabilizzarle. Voi mi volete trinariciuto? E io vi accontento. Maccherone rosso tu m’hai provocato? E io me te schiaccio.
Però poi non mi dovete rompere i coglioni: io ho fatto come mi avete detto, se adesso non vi sta bene, allora procedete a un severo spietato esame della vostra logica demente, della vostra ideologia da camicia di forza o da bordello, ma non prendetevela con me.

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Basta l’autocertificazione a definirsi? Benissimo, allora va accettato il pandemonio. Se io sono tutto, non sono niente, se tutti sono tutto e niente il mondo non esiste, esiste solo il cannibalismo ad ogni livello. Punto e basta, finisce qui, non è che ci sia tanto altro da dire.

Il buon Avi magari sarà un sempliciotto col barbone e la sua massa muscolare, ma noi parolai la meniamo per chilometri di verbosità diuretiche quando lui ha chiarito, ha risolto tutto semplicemente sdraiandosi. Altro che le piscine trans. Altro che le lottatore trans che spaccano il cranio alle femmine. Altro che gli stupratori trans che pretendono di farsi associare al carcere femminile così violentano tutto l’istituto ma non sono perseguibili perché nel frattempo si sentono bimbe trans con le treccine e il lecca-lecca e i secondini debbono tenergli la manina.

Ma che sono queste puttanate? Che razza di mondo è mai questo? Ma noi siamo dannati a seguire la follia per quale tavola della translegge? Avi il sollevatore ha sollevato l’eccezione, la logica insostenibile LGBTambarabacicciccoccò, l’imbarazzo dei sommi sacerdoti della Chiesa della Paraculaggine che dicono: ah no no, non vale.

Non vale? Come, non vale: se lo avete voluto voi. Li avete voluti voi i cessi senza targhette, i pronomi di fumo, esse/loro per un individuo, i professori cacciati perché rimasti indietro nell’anagrafe fantastica di allievi viziati e cattivi, Greta negra incazzata, il mondo trans, il clima trans, la transenergia, il transumanesimo, gli uteri trans spediti dal corriere, la mamma nonna della morte di suo figlio, gli apprendisti stregoni drogati di faustianesimo, l’uomo che allatta come predica Luxuria. Adesso non vi sta bene?

La gendermoral, la logica translucida ricorda molto quella del Pd italiano, prendi una ricca intollerante che parla solo di sé e dalle da rappresentare il popolo; ma come sempre non funziona. Fagli predicare la giustizia sociale col classismo, la tutela dei migranti con le ong esentasse in combutta con gli scafisti brava gente, i diritti umani nei paesi arabi a bilancieri di mazzette. Odia le vittime di sciopi e rapine e chi li filma, non i colpevoli. Falle le regole ma non starci, non rispettarle. Imponile come clave. Usale per chiudere, per tenere un potere abusivo e arbitrario finché ti riesce. E quando non l’hai più grida al nazifascismo.

Per caso non c’è qui da noi un sollevatore di pesi barbuto e polemico di buona volontà?

Max Del Papa, 9 aprile 2023