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Vodka e Lambursco, l’Ue farnetica: “Verificare se Berlusconi ha violato le sanzioni”

La dichiarazione del Cav arriva a Bruxelles: la Commissione indagherà sulla vodka

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A meno di fotografie che magari appariranno a breve, nessuno potrà mai sapere se quelle 20 bottiglie di Vodka Silvio Berlusconi le abbia davvero ricevute da Vladimir Putin. Tutti concentrati a valutare l’impatto politico di quelle dichiarazioni (che da un giorno stanno terremotando l’alleanza di centrodestra), nessuno ha pensato a se quelle bottiglie fossero “vietate”. O meglio, sotto sanzioni. Incredibile ma vero, pare che ci penserà l’Ue a indagare su questo fondamentale (si fa per dire) dettaglio.

Lo ha rivelato oggi la portavoce della Commissione Europea per la Concorrenza, Arianna Podestà, rispondendo ai cronisti a Bruxelles. Col quinto pacchetto di sanzioni deciso la primavera scorsa, infatti, l’Europa ha deciso di “vietare” l’importazione di vodka, prodotto ovviamente tipico della Russia. Non è detto che Berlusconi abbia violato le norme ricevendo quel dono dallo Zar, visto che bisogna stabilire se tecnicamente si tratta di “importazione”. L’attuazione delle sanzioni, fa sapere la Podestà, spetta infatti agli Stati. Ma comunque lei verificherà se i regali vadano considerati come importazioni oppure no. Stessa cosa per il Lambrusco: le sanzioni impediscono agli europei di esportare beni di lusso, comprese ottime bottiglie di vino sopra i 300 euro, ma non è chiaro se il rosso con le bollicine che il Cav avrebbe spedito a Mosca sia di tal levatura.

Al netto dei dettagli, che poi lasciano il tempo che trovano, qui occorre fare almeno tre considerazioni. Primo: bisogna capire se effettivamente questo scambio di bottiglie ci sia stato, e soprattutto quando. Secondo: possibile che l’Ue in questa fase di crisi del gas, prezzi folli dell’energia, inflazione che galoppa, debba occuparsi del Lambrusco del Cav? Terzo: se Putin in persona è riuscito a “bucare” le sanzioni inviando una cassa di vodka direttamente a Silvio Berlusconi, pure lui persona nota, forse vien da pensare che poi questi divieti non funzionino proprio a dovere.

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