Commenti all'articolo “Voglio morire”. La tragedia del bimbo che dà ragione a Valditara

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Davide
Davide
29 Novembre 2022, 17:50 17:50
la-gazza
la-gazza
29 Novembre 2022, 12:37 12:37

almeno oggi c’è sensibilità sul fenomeno: negli anni 80 quando nacquero i primi bulli, denunciavi ai prof e questi ti ridevano in faccia, lo dicevi in casa e ti rispondevano “ai miei tempi non succedeva, la colpa è tua è che sei debole e non ti fai rispettare”! Abbandono completo, quindi…

Elisa
Elisa
29 Novembre 2022, 12:11 12:11

Gli insegnanti non SONO in grado di svolgere il proprio lavoro . Ogni bambino e’ un individuo a se’ stante , e una classe di 20 – 25 bambini sono una bomba in continuo movimento. Occorrono classi meno “affollate” e seguire i bambini piu’ individualmente……non siamo creati tutti con lo stesso stampo !!!!!!!!!!!!

Francesco
Francesco
29 Novembre 2022, 10:56 10:56

Non è un caso isolato.La scuola non prende posizioni e non aiuta, dovrebbe essere lei stessa a denunciare, cioè i presidi che sicuramente sono informati dai prof o maestri delle situazioni che vivono quotidianamente.Ciò accade ormai anche in altri campi sensibili ,non solo la scuola ,anche perchè forse mancano le azioni di chi dovrebbe avere il compito e dovere di intervenire,con tutte le leggi e leggine che ci sono…….
Che si trarri di sfiducia?

massimo
massimo
29 Novembre 2022, 8:33 8:33

Il problema del bullismo non avra’ mai soluzione: potra’ solo peggiorare. Io auguro a tutti quelli che dicono che gli immigrati sono una risorsa di averci a che fare al piu’ presto: figli bullizzati, mogli stuprate e scoltellate varie con machete al seguito….ma poverini scappano dalla guerra! Ecco manteneteli tutti a casa vostra, dategli le vostre mogli e sacrificate i vostri figli.Solo 40 anni fa l’ Italia era un paese piu’ sicuro, piu’ prospero, piu’ civile e dignitoso; o almeno agli occhi di un ragazzino come me cosi sembrava….

Alex
Alex
28 Novembre 2022, 22:11 22:11

Bisogna mettere gli insegnanti nelle condizioni di poter agire, perché con le leggi attuali sono con le mani legati.

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