Cultura, tv e spettacoli

Zucchero stronca Amadeus: “Sanremo ha stracciato i maroni”

Il cantante torna con un grande tour e sbatte le porte in faccia all’Ariston: “In gara a fare cosa? Ad arrivare ultimo”. E rivela chi sarà il suo “erede”

zucchero fornaciari amadeus © Santa_Papa tramite Canva.com

La musica di Zucchero “Sugar” Fornaciari risuona con energia e passione, caratteristiche che traspare in ogni sua esibizione e in ogni sua dichiarazione. In una recente intervista concessa a “Il Giornale”, l’artista ha toccato diversi argomenti, dalla musica live al panorama politico internazionale, rivelando particolari interessanti circa la sua visione dell’arte e della vita di musicista.

Uno degli aspetti più sorprendenti emersi dall’intervista riguarda l’approccio di Zucchero verso la fine della propria carriera, argomento che non manca mai nelle riflessioni dei grandi artisti. Mentre altri nomi celebri hanno pianificato addii anticipati, lui si è espresso con un caratteristico umorismo: «Quando lo deciderò, sparirò da un momento all’altro, non lo dico sei anni prima come ha fatto Elton John».

La star italiana ha poi commentato il suo recente concerto alla Royal Albert Hall di Londra, rivelando che il suo show è “suonato al 100% in modo artigianale, senza usare basi”, esprimendo il proprio disprezzo per le performance che rinunciano all’elemento umano. Tracce di pop, soul e blues hanno caratterizzato lo spettacolo, donando un’esperienza intensa che ha coinvolto un pubblico misto di italiani e britannici. La serata è stata resa ancora più straordinaria dall’eccezionale impegno del batterista Phil Mer, giunto in sostituzione dell’ultimo momento.

Il cantante ha affrontato anche il tema dell’attuale situazione politica internazionale e della sua decisione di non esibirsi in Russia: «Là ho sempre trovato un bel pubblico sin dal mio concerto al Cremlino del ’90. Ma adesso a Mosca non andrei neanche su invito. Come non andrei a suonare per Netanyahu o Trump neanche semi invitassero».

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La questione dei duetti è stata un altro punto caldo dell’intervista. Nonostante fosse stato un precursore in questo ambito, Zucchero ha ribadito l’importanza della spontaneità in tali collaborazioni, citando un potenziale duetto mancato con Amy Winehouse come uno dei rimpianti della sua carriera: «No, mi sarebbe piaciuto farlo con Amy Winehouse. L’ho incrociata al Live 8, era già traballante sul palco, poco dopo se ne è andata».

Le riflessioni sul panorama musicale italiano hanno evidenziato la tendenza di Zucchero a riconoscere il talento emergente, encomiandone alcuni esponenti quali Salmo, Marracash e Blanco per i loro testi. Inoltre, quando interrogato su chi potrebbe considerare il proprio erede, ha affermato: «Beh Salmo dal vivo va come un treno. Ma ci sono tanti ragazzi con due palle così».

Infine, parlando del futuro, Zucchero si è mostrato reticente verso eventi come il Festival di Sanremo e verso l’abitudine di competere con nuove canzoni, preferendo concentrarsi sulla propria musica e sui propri tour, come l’atteso “Overdose d’Amore World Wild Tour”. All’Ariston tornerebbe a festeggiare i 70 anni? “In gara a fare cosa? – Risponde seccamente Fornaciari – Ad arrivare ultimo? Quest’anno il Festival l’ho visto solo a spizzichi, mi ha davvero straccato i maroni… Siamo l’unico Paese al mondo in cui c’è una gara di nuove canzoni. Ma al popolo piace, siamo rimasti al tempo del Colosseo”.

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