Commenti all'articolo Salvini, è crisi pure con Di Maio?

Torna all'articolo
guest
9 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Danilo Amaduzzi
Danilo Amaduzzi
7 Novembre 2018, 17:06 17:06

é giusto cambiare la prescrizione ma prima occorre riformare la giustizia partendo dalla divisione delle carriere,abolire la discrezionalità e l’interpretazione soggettiva delle leggi, limitare gli incarichi extra ai giudici,sanzionare con provvedimenti e risarcimenti certi gli errori ed i comportamenti dei giudici( come nelle altre categorie dei professionisti),ecc…

SOCRATICO
SOCRATICO
7 Novembre 2018, 16:58 16:58

Se non si richiamano all’ordine con durezza i magistrati per quel che riguarda i tempi e la certezza del diritto e della pena, senza alcuno scudo privilegiato e quindi perseguibili al pari di tutti i cittadini che sbagliano in questo Paese, e se ai pubblici ministeri non sarà imposto lo stesso valore della prova e quindi giuridico ai legali che hanno assunto la difesa degl’imputati, non ha senso nessuna controversia politica: si va solo e sempre ancora a caccia di farfalle come voti per le elezioni.

mirio cappelli
mirio cappelli
7 Novembre 2018, 15:29 15:29

il problema non è la prescrizione, ma la lungaggine dei peocessi, dovuta certo alle condizioni pietose dell organizzazione giudiziaria (carenze di organico di amministrativi, km cubici di faldoni cartacei ancora nel XXI secolo, ecc) ma soprattutto per cervellotici e farraginosi codici e procedure: bisognerebbe abrogare tutte le leggi e i codici, dopo aver tradotto e recepito i corrispettivi codici e soprattutto procedure del diritto tedesco o olandese o romeno o di qualsiasi altro paese UE dove la giustizia è piu veloce e efficace (cioè praticamente tutti….) .

Antonio
Antonio
7 Novembre 2018, 15:12 15:12

lascio stare il problema prescrizione di cui non sono d’accordo è più complesso di quello che descrive e semplifica giornalisticamente Porro . Mi interessa la citazione di Francesco forte ( personaggio un po’ datato) che legge Cesare Beccaria , dei delitti e delle pene: ” il fine della giustizia non è tormentare UN ESSERE SENSIBILE,
ma minimizzare i danni ai cittadini della società”. Non so chi dei due sia bevuto Forte o Beccaria (al tempo) ma perchè non lo vanno a raccontare all’assassino di Dèsire a Roma oppure a quello di Pamela a Macerata. “ESSERE SENSIBILI” ?

vincenzo idone
vincenzo idone
7 Novembre 2018, 13:04 13:04

Carissimo Porro, le tue argomentazioni sulla prescrizione sono favolose e sono certo che tutti gli italiani condivideranno eccetto naturalmente i soliti Travaglio, Davigo ecc.ecc……..Viva la zuppa

Valter
Valter
7 Novembre 2018, 12:27 12:27

L’Italia sognata da Davigo, Travaglio e Buonafede è quella dove i processi non servono, basta l’accusa, la difesa è solo una perdita di tempo. Chi volesse dimostrare la propria innocenza, sempre che sopravviva alla tortura, può sottoporsi al Giudizio di Dio camminando sui carboni ardenti. Attenzione: qualora ne uscisse indenne verrebbe comunque condannato per stregoneria avendo evidentemente stretto un patto col diavolo.

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli