Politiche green

Allarme Ue: o cambiamo le regole green o chiuderemo tutto

© Tuned_In, SergeyNivens e Martin Bergsma tramite Canva.com

Noi (pochi) che dal 2010 denunciamo il Burodinosauro chiamato Ue e le sue follie ideologiche, siamo stati letteralmente linciati. Ora le stesse, identiche cose cominciano ad essere solennemente dette ad alta voce nel “salotti giusti”. E siccome il Burodinosauro non è una normale democrazia, nemmeno possiamo chiamare a rispondere gli irresponsabili che hanno precipitato un continente in queste condizioni.

Il Rosario ora diventato Normale (fino allo scorso anno era lurido populismo, sovranismo, brexitismo etc etc) a fine 2024 recita così: «L’obiettivo di decarbonizzazione al 2050 è irraggiungibile e sia dalle parole di Von der Leyen che dal documento del Ppe, il partito di maggioranza, emerge la convinzione che tempi e modi vadano rivisti. L’alternativa è far saltare acciaio, chimica, automotive, tutta l’industria di base, e con quella il sistema di welfare europeo».

L’Europa vale il 7,5% delle emissioni globali, da sola non risolve il problema. Per essere la prima della classe ha dettato regole ideologiche che nessun altro segue, tanto meno dopo la rielezione di Trump. Lo dico da esponente della siderurgia più decarbonizzata dell’Unione: se non cambiamo le regole sulle emissioni chiuderanno tutti gli altiforni e in Europa non si potrà produrre più l’acciaio per le carrozzerie o per la difesa, che non si può fare con i forni elettrici. Dipenderemo dalle importazioni, come per pannelli solari e batterie dipendiamo dalla Cina. E parliamo di autonomia strategica?

Giovanni Negri, 8 gennaio 2025

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