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Il ritorno di Spitting Image: la satira britannica ai tempi della Brexit

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L’istrionico Johnson, il maldestro Corbyn e il pittoresco Bercow: difficile che una satira ricca e vibrante come quella britannica si lasciasse scappare i personaggi più noti della Brexit, in un momento storico così particolare per il Regno Unito: infatti, se sulle pagine di Private Eye e nelle vignette dei principali quotidiani inglesi il Comrade Jeremy e Bojo sono ormai degli habitué, mancava negli show televisivi un programma che li riproponesse in un formato diverso da quello reale. Il ritorno di Spitting Image, la popolare trasmissione satirica che trasponeva i politici in marionette andata in onda negli anni ’80 e ’90 sugli schermi di ITV, colmerà questo vuoto.

Creata dal trio Peter Fluck, Roger Law e Martin Lambie-Nairn durante l’era di Margaret Thatcher, Spitting Image non ha risparmiato mai nessuno con la sua tagliente carica di ironia e il suo occhio irriguardoso sulle vicende della politica britannica. Nemmeno la famiglia reale si è mai salvata dai ritratti al vitriolo dello show che in seconda serata allietava gli inglesi presi tra lotte sindacali, economia boom and bust e l’arrivo del New Labour. Thatcher veniva ritratta come una sorta di imperatrice cui nessuno dei suoi collaboratori osava dire “no”. In una celebre scena al ristorante i vari Howe, Douglas Hurd e Lawson venivano definiti “vegetables”, giocando sul gioco di parole tra “verdure” e “vegetali”. Il povero John Major era dipinto sempre con diverse tonalità di grigio e con le mutande sopra i pantaloni per rimarcare le sue umili origini popolari. Il successo fu strepitoso con ascolti sempre da record e i politici – e i reali! – che, dopo avere storto inizialmente il naso, facevano a gara nel farsi riprendere mentre guardavano lo show. Gli inglesi perdonano raramente chi manca di sense of humour.

E allora via ai nuovi episodi, a nuove storie e a nuove gag. Non è difficile prevedere un Johnson in lotta perenne con i suoi colleghi europei e un Corbyn vestito da Che Guevara mentre arringa le masse che, in larga parte, votano per i Tories e la Brexit. La storia del Regno Unito sarà sicuramente marcata da quello che succederà nei prossimi mesi: qualsiasi cosa succederà c’è chi ha capito che non sarà una tragedia e sarà comunque meglio prenderla con il sorriso sulle labbra.

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