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Terzo scalo italiano per Iran Air. Doppio rischio: sanitario (coronavirus) e di sicurezza (terrorismo)

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Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, dal primo di luglio ci saranno ben tre voli settimanali della Iran Air che collegheranno Teheran con Rimini. Questo è il frutto di un accordo raggiunto tra il regime iraniano e la AIRiminum, la società che ha in gestione l’aeroporto di Rimini-San Marino (aeroporto Federico Fellini). Con questo accordo, saranno ora tre gli aeroporti italiani che garantiranno l’accesso alla compagnia di bandiera iraniana: prima di Rimini, infatti, la Iran Air già volava su Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Obiettivo ufficiale dell’accordo, ovviamente, è quello di favorire il turismo iraniano in Italia, così come Rimini – ricorda sempre il Sole – fece da apripista verso il turismo russo nel Belpaese.

Purtroppo, i problemi di questo accordo sono diversi, ma ne segnaliamo due in particolare.

Il primo è di carattere sanitario: la crisi del coronavirus in Iran è tutt’altro che finita. Peggio, nessuno è in grado di darne una vera definizione, visto che la Repubblica Islamica nasconde i numeri reali del contagio, che probabilmente oggi non è più neanche in grado di raccogliere. Come noto, Teheran all’inizio ha rifiutato di attuare il lockdown, soprattutto dell’epicentro del coronavirus nel Paese, ovvero la città santa di Qom. Quando lo ha fatto, era ormai troppo tardi. Peggio, Teheran non ha mai fermato i voli della compagnia aerea dei Pasdaran, Mahan Air, tra Iran e Cina, contribuendo non solo all’importazione del virus da Pechino, ma anche all’esportazione del virus verso altri Paesi della regione (visto che la Mahan Air viaggia ancora verso Iraq, Libano e Siria). Dopo aver attuato per qualche settimana il lockdown, l’Iran ha quindi riaperto tutto per ragioni economiche. Il risultato è stato una seconda ondata di virus, con migliaia di nuovi contagiati in pochi giorni. Ergo, aprendo così all’Iran, l’Emilia Romagna rischia di beccarsi una ondata di positivi al coronavirus dalla Repubblica Islamica, che rischieranno di infettare non solo gli emiliani (e i sammarinesi), ma anche altri italiani ed europei, se per caso si tratta di turisti che non si fermeranno solo in Emilia Romagna…

La seconda questione è inerente alla Iran Air. Si tratta di una compagnia di bandiera che non ha nulla di differente rispetto alla Mahan Air. Come si ricorderà, quest’ultima fu fermata in Europa per i suoi rapporti con i Pasdaran iraniani, dato che fungeva da compagnia aerea per il trasferimento di jihadisti sciiti dall’Iran alla Siria (pur essendo una compagnia civile e non militare). La Iran Air fa esattamente la stessa cosa, e per queste ragioni anche questa compagnia è inserita nella lista delle sanzioni americane, re-inserita nella lista nel novembre del 2018.

Esiste quindi anche un problema di sicurezza, perché – così come per Roma e Milano – potrebbero arrivare in Italia comandanti Pasdaran e andarsene in giro liberamente organizzando attentati contro obiettivi sensibili. Ricordiamo che negli ultimi due anni il regime iraniano ha provato diverse volte ad organizzare attentati terroristici in Europa, provando anche ad uccidere parlamentari italiani che partecipavano ad un evento dell’opposizione iraniana a Parigi. Attentati organizzati con la regia di diplomatici di Teheran, accreditati presso le rappresentanze europee, spesso come “semplici” attachè culturali… in realtà si tratta ovviamente di membri della Forza Qods.

Con l’aumento delle tensioni internazionali e delle tensioni sociali interne ai vari Paesi per la crisi del coronavirus, i rischi di instabilità generale potrebbero favorire un regime che mira a dividere il mondo occidentale. Il rischio che corre il nostro Paese con la Iran Air è doppio: non solo sanitari, ma anche di sicurezza. Una saldatura tra i Pasdaran e i clerici iraniani e forze anti-sistema presenti in Occidente (sia di destra che di sinistra estrema) avrebbe esiti davvero terrificanti. Considerata la nostra storia, siamo certi che non serva spiegare proprio alla dirigenza italiana di che natura siano questi rischi…

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