Cronaca

Boicottata la presentazione del libro su Golda Meir: così strizzano l’occhio ad Hamas

Vergogna alla libreria Odeon di Firenze, con il pubblico costretto ad abbandonare l’evento per qualche solone reclutato da due pseudo-influencer

golda meir

Il fascismo degli antifascisti, la violenza di chi predica la pace. Dal 7 ottobre in poi abbiamo assistito a un ritorno di fiamma dell’antisemitismo, con gruppi e organizzazioni di sinistra (estrema e non) in prima fila contro Israele e a sostegno della Palestina, in qualche caso anche di Hamas. Dalla Francia agli Stati Uniti, l’Occidente è tornato a fare i conti con la caccia all’ebreo e il problema ha chiamato in causa anche l’Italia tra iniziative, cortei e mobilitazioni contro Tel Aviv. L’ultimo episodio risale a ieri sera, quando alla libreria Odeon di Firenze la presentazione del libro su Golda Meir di Elisabetta Fiorito è stata fatta concludere prima del previsto da alcuni soloni reclutati da due pseudo-influencer.

“La presentazione del mio libro su Golda Meir è stata fatta concludere rapidamente e siamo stati fatti uscire tutti di lato per precauzione, visti i cori ‘free Palestine’ che urlavano dall’esterno. Mentre parlavo una manifestante si era introdotta nella libreria gridando proprio Free Palestina. È stata comunque allontanata e poi abbiamo concluso in fretta per uscire in sicurezza”, il racconto della scrittrice Fiorito riportato da Repubblica.    La contestazione è stata vigilata dalla polizia e dalla Digos e, a parte gli slogan urlati, non sono stati registrano disordini, ma resta la preoccupazione per l’ennesima mobilitazione antisemita, nonché per la sua stupidità.

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Come può essere considerata divisiva una figura come Golda Meir? Parliamo di una premier che si è battuta contro il terrorismo e che ha sempre cercato il dialogo con i leader arabi. Una delle figure femminili più importanti del Novecento , la terza a diventare premier nella storia del pianeta, una personalità amata da tutti. Qui subentra l’ignoranza o almeno questo si spera. Perché i contestatori sono stati reclutati da due pseudo-influencer (non facciamo nomi per evitare pubblicità gratuita e per mero buonsenso), che probabilmente hanno dato vita all’iniziativa per acchiappare un po’ di seguito tra i pro-Gaza, senza nemmeno informarsi sulla statura di Golda Meir e sui suoi valori. Studiare serve e questo episodio è emblematico.

Ma c’è un dettaglio che purtroppo non può passare inosservato. Quanto accaduto ieri a Firenze è l’ennesimo assist alla narrazione anti-ebrea. Consapevoli o meno, i manifestanti hanno strizzato l’occhio ad Hamas: contestando Golda Meir, hanno contestato l’esistenza dello Stato ebraico. In altri termini, hanno legittimato le tesi del gruppo terroristico palestinese. Vergogna.

Massimo Balsamo, 7 marzo 2024

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