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Cancellare il contante non cancella la mafia. Anzi…

Felice Manti ha scritto un libro davvero istruttivo e che potete scaricare in cui si mettono in risalto tre verità nascoste decisamente controintuitive rispetto al pensiero economico. In estrema sintesi, eccole.
1. Se in Italia sparisse il contante il riciclaggio si sposterebbe in Germania, dove già è fiorente. A essere penalizzato sarebbe chi non ha un conto e gli anziani, che rischierebbero di essere sovraindebitati come è successo in Finlandia.
2. Le mafie riciclano il denaro con le criptovalute grazie a un algoritmo che rende anonime le transazioni in cambio di una percentuale. A volte basta anche un videogame per trasformare moneta sporca in soldi veri.
3. Le mafie fanno soldi anche con i derivati grazie a una rete di professionisti chiamati Rogue 100. Ci sono riciclatori che in un giorno con decine di operazioni ripuliscono enormi quantità di denaro.
Ecco un estratto.
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Non è vero che il sommerso resta fuori dall’economia tradizionale. Sempre più ristoranti, bar ed esercizi commerciali, soprattutto dopo la pandemia, fanno gola alle cosche che li usano come lavatrici. Ma quando si parla di riciclaggio non bisogna pensare solo all’Italia. Ormai è facilissimo creare una società di comodo, fare alcune transazioni false per beni o servizi, pagarle con i soldi dei proventi del narcotraffico e così «legittimarli», come con una bacchetta magica. «Un riciclatore esperto può arrivare a fare decine di operazioni in un giorno per ripulire una somma di denaro illecito. E così eludere il fisco per acquistare case, grattacieli e terreni», spiega Emanuele Fisicaro del Centro studi europeo antiriciclaggio e anticorruzione. «Una cosca mafiosa compra centinaia di appartamenti in una determinata località. Per ripulire il denaro sporco, fa lievitare il prezzo del mercato delle case». In Italia? No. In Germania.
Già. Vi ricordate in piena emergenza Covid-19, quando Berlino diceva «non date soldi all’Italia che tanto se li piglia la mafia»? Beh, la Germania se la stanno spolpando proprio le cosche calabresi. Noi ce ne siamo accorti con la strage di Duisburg del Ferragosto 2007, «per l’Onu è da tempo l’Eldorado dei riciclatori», spiega Fisicaro. «In Italia si parla di abolire il contante, no? I tedeschi lo usano sia per spese di piccolo taglio che per quelle più consistenti: il 67% delle auto in Germania è in contante. E in molti negozi e settori si possono ancora trovare i Barzahler-Rabatt, ossia gli sconti per chi paga in contante», conclude l’esperto.
La verità è che in Italia la sparizione del contante sarebbe più pericolosa del virus. La Bri, che raggruppa tutte le banche centrali, ha lanciato l’allarme: «Se aumenta il denaro digitale impatti negativi su anziani e su chi non ha un contocorrente». Da quando in Finlandia i pagamenti digitali sono arrivati all’81% dei pagamenti totali i conti in banca sono schizzati in rosso, in media del 127% rispetto alle entrate. «Bandire il cash significa legalizza il Paese» dice il pm antimafia Alfonso Sabella. È così? No. Una volta inseriti nel circuito tradizionale, i soldi “digitali” possono comunque sparire in un vorticoso giro di transazioni tra banche e bonifici a società off shore. Nel 2019 la mafia ha movimentato 2,8 miliardi di dollari in bitcoin. Soldi gestiti per lo più da alcuni broker – li chiamano Rogue 100 – specializzati nel fornire servizi di riciclaggio di denaro sporco ai criminali e che lavorano sui derivati over the counter. Mentre si insiste sulla fine del contante le organizzazioni criminali hanno già individuato nuovi e alternativi sistemi di riciclaggio come il cyberlaudering, ossia il riciclaggio di moneta virtuale «sporca».

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