Politiche green

Che scandalo il Papa sul clima: va a braccetto di chi censurò Ratzinger

Anche Papa Francesco si uniforma alla narrazione globale sul clima. Accorrono gli eco-fondamentalisti a sostenerlo

papa francesco clima

Il guaio delle cazzate è che sono contagiose, originano altre cazzate e se a spararle è un papa teoricamente cattolico finiscono per diventare monumentali Il documento sinodale di Bergoglio, Laudate Deum, del quale ci siamo ampiamente occupati, è un tale concentrato di idiozie climatiste che non poteva non eccitare sparafucile, faziosi, incompetenti, almeno sul tema, gradassi, intolleranti, imbonitori: difatti il compitino sgangherato che indica una attitudine ringretinita viene chiassosamente esaltato dalla politica di estrema sinistra al completo, la più devastante per l’ambiente (mentre la destra, purtroppo, tace, servile e vile); oggi scendono in campo le groupie di Bergoglio, i cosiddetti esperti, non certo di clima ma di marketing: ce n’è per tutti, e tutti ben sintonizzati sul vittimismo aggressivo e intollerante.

Ecco s’avanza il Nobel per la Fisica Parisi, quello che sognava eterni lockdown, invitava a cuocere la pasta in acqua fredda e, memento, si spolmonava perché Raztinger non potesse parlare alla Sapienza: viceversa, col papa caudillo si scioglie come una spaghettata lessa: “I governi se ne infischiano del cambiamento climatico e la voce di quelli che sostengono l’importanza di questa lotta è una voce che grida nel deserto… Temo [Francesco] si riferisca ai conflitti, sia militari, per esempio con la Russia, che economici, con la Cina. Con conflitti in corso è difficile immaginare una umanità solidale capace di unirsi per risolvere problemi come quello climatico”.

L’ammissione di Parisi

Voilà: Parisi, per diretta ammissione passata, di clima non sa niente ma questo non rileva, a contare è la propaganda: l’assunto è inconsistente, non dice niente, non vuole dire niente, in puro stile treccino (“i governi se ne infischiano…”), il sussunto è militante, dunque peloso: il solito filo rosso che lega col ricamo dell’ideologia stupida clima, filoputinismo e attrazione fatale per la Russia e la Cina, cioè regimi totalitari, con la scusa del pacifismo ambientalista.

Niente male anche Carlo Petrini, dall’alto della sua creatura Slowfood ossia quando i ricchi mangiano: sano, a km 0, carissimo, snobistico: “Otto anni [dalla Laudato Sì] in cui la sensibilità politica non ha fatto passi avanti su questi temi. E Papa Francesco ne è consapevole”. Petrini mente, sapendo o meno di mentire: la sensibilità politica è una formula piena d’aria, la tecnologia di passi avanti ne ha fatti, e continua a farne di giganteschi, l’entrata in gioco di subcontinenti come Cina e India è un fattore ineludibile e potentissimo, il fabbisogno energetico globale cresce di continuo, i passi avanti a suo modo la politica li ha fatti, spingendo tramite l’Unione Europea per una sciagurata transizione che i cittadini non possono e non sono disposti a seguire; da cui il ritorno diffuso, Germania in testa, alle fonti classiche, motivato da raziocinio misto a disperazione, i ripensamenti, gli stop, il doppio standard sulle prediche verdi e sulla concretezza “nera” del petrolio e del carbone. Ma quando uno si fabbrica il suo pulpito, senza sapere di cosa parla, il ridicolo è garantito.

Santoni di clima

La meglio è Vandana Shiva, questa santona che di clima ne sa quanto un gatto di fisica quantistica, una che con i suoi deliri è riuscita a reimpoverire a livelli da quinto mondo lo Sri Lanka azzerandone l’agricoltura e quindi l’economia. Non può mancare la voce della “cultura”, tra molte virgolette: è quella del romanziere Jonathan Safran Foer che gioca ancora più sporco degli altri e, con spregiudicatezza imperdonabile, scomoda il parallelismo tra crisi climatica (?) e Olocausto: basta questo a configurare tutta la miseria, la volgarità intellettuale del soggetto.

Dopodiché, largo ai giovani, si fa per dire, come questa alter Greta, Luisa Neubauer, di professione collettore di finanziamenti dai soliti profeti miliardari della transizione green: e che può proferire quest’altra cartomante ambientalista, a suo modo parassitaria, se non la solita raffica di anatemi da mocciosa cresciuta, ma solo nell’astuzia da influencer berciante che pretende il mondo senza sospettarne la complessità? “I leader di governo di tutto il mondo stanno facendo marcia indietro, fanno di tutto pur di compiacere gli interessi di quanti producono combustibili fossili e ci raccontano storielle di greenwashing. Mentre la scienza continua invece a dirci che ogni progetto che punti ancora sui combustibili fossili non può che mettere in pericolo il Pianeta. Cinici privilegiati ci dicono che ormai è troppo tardi. E’ un modo per minare la nostra speranza.

Per approfondire:

Eppure, come sottolinea la ‘Laudate Deum’, c’è sempre qualcosa di positivo, c’è la società civile che ci spinge all’impegno. Nell’incontro di questa mattina, il Pontefice ci ha detto: il futuro appartiene ai giovani. Ecco, io rispondo: abbiamo bisogno che voi diventiate attivisti. Papa Francesco ci ha mostrato come si fa, e francamente se il Papa e una istituzione come la Chiesa cattolica sono riusciti a chiedere una rivoluzione collettiva, non credo sarà difficile anche per altri fare altrettanto”.

Leggete e rileggete: non troverete un concetto, una concretezza, una proposta (fattibile o meno), un dettaglio, un riscontro, è solo aria che cammina, questa sì inquinatissima, pestilenziale. Eccoli qui i nostri arruffapopoli, i tifosi dei dittatori, i feticisti dello statalismo concentrazionario, gli odiatori dell’uomo capitalista, ma solo se di matrice occidentale.

Non dicono niente, lo dicono da schifo, il loro ateismo bigotto, strategico, interessato, fa rivoltare. Fra tanto ben di Dio, una pecca: non viene citato l’esperto più autorevole di tutti il giovane migrante climatico, di professione giovane migrante climatico: l’hanno portato, in modo vagamente razzistico, anche al Sinodo quale epifania di scienza e verità infusa. La Chiesa di Bergoglio ha superato il livello della farsa blasfema per inoltrarsi in quello della fiction woke di stampo Netflix o Disney.

Max Del Papa, 7 ottobre 2023