Il 2 maggio 2025, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), ovvero i servizi segreti interni della Germania, ha ufficialmente classificato Alternative für Deutschland (AfD) come “organizzazione estremista e pericolosa per l’ordine democratico”. Questa decisione segna un punto di svolta, poiché è la prima volta che tale etichetta viene assegnata all’intero partito e non solo a singole sezioni regionali. Secondo il BfV, le posizioni del partito violano i principi costituzionali tedeschi, in particolare sul tema della dignità umana e dei diritti delle persone con origini migratorie.
Le motivazioni dietro la classificazione
Un rapporto del BfV, di oltre 1.100 pagine, ha evidenziato come l’ideologia del partito, guidato da Alice Weidel e Tino Chrupalla, sarebbe fondata su un modello etnico della cittadinanza che considera i cittadini con background migratorio – specialmente quelli di origine musulmana – come tedeschi di “seconda classe”. “La dignità umana non è negoziabile”, hanno dichiarato Sinan Selen e Silke Willems, vice del BfV, sottolineando che queste posizioni sono incompatibili con i valori sanciti nella Costituzione tedesca. La ministra degli Interni, Nancy Faeser, ha spiegato che il rapporto è stato redatto in modo imparziale e senza alcuna influenza politica.
Conseguenze pratiche della decisione
Questa classificazione consente all’intelligence tedesca di ampliare il monitoraggio del partito, utilizzando strumenti come intercettazioni, sorveglianza e informatori con meno restrizioni. Inoltre, la valutazione fornisce una base legale per una potenziale richiesta al Parlamento o al governo di sciogliere l’AfD attraverso la Corte Costituzionale. Tuttavia, una misura del genere è considerata improbabile, dal momento che le barriere costituzionali per un bando di questo tipo sono molto alte, come sottolineato nuovamente dalla ministra Faeser.
La reazione dell’AfD e dei suoi sostenitori
La leadership del partito, rappresentata da Alice Weidel e Tino Chrupalla, ha respinto con forza la designazione di “organizzazione estremista”. In una dichiarazione ufficiale, i leader hanno definito questa classificazione “un duro colpo per la democrazia tedesca”. Hanno inoltre annunciato un’azione legale contro il rapporto, affermando che il partito è stato “criminalizzato ingiustamente” e “screditato” in un momento politico delicato. Stephan Brandner, uno dei vice portavoce dell’AfD, ha accusato i servizi di agire su istruzioni dei partiti tradizionali.
Cosa cambia per il panorama politico tedesco
L’AfD, che alle ultime elezioni federali ha guadagnato oltre il 20% dei voti, continuerà a essere rappresentato al Bundestag e nelle istituzioni politiche. Tuttavia, la classificazione come “pericolo per la democrazia” potrebbe complicare la posizione dei funzionari pubblici associati al partito, che hanno giurato fedeltà alla Costituzione. Esperti di diritto suggeriscono che casi specifici potrebbero essere valutati singolarmente, ma la presenza di membri dell’AfD in ambiti sensibili, come la sicurezza e la giustizia, potrebbe sollevare nuovi interrogativi.
La decisione del BfV è stata accolta positivamente da diversi esponenti del centrosinistra e della sinistra, tra cui il cancelliere uscente Olaf Scholz, che però ha invitato alla prudenza riguardo a una possibile procedura di bando del partito. Markus Soeder, leader della CSU e presidente della Baviera, ha sottolineato la necessità di mantenere un “muro di fuoco” contro l’estrema destra, rifiutando qualsiasi collaborazione con l’AfD. Intanto, l’intelligence tedesca ha già iniziato ad ampliare il controllo sulle attività interne del partito e sulle sue fonti di finanziamento, con particolare attenzione a presunti collegamenti con finanziamenti esteri provenienti da Russia e Cina.
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