L’omelia del cardinale Re è stata davvero molto bella, del resto il cardinale Re appartiene alla schiera dei diplomatici vaticani di lungo corso che, accanto al lavoro, prudente e navigato, per la Segreteria di Stato, non ha dimenticato il lavoro in “cura d’anime”. Il cardinale Re ha saputo tracciare una stupenda sintesi non solo del pontificato di Papa Francesco ma dell’intera sua vita, senza dimenticare gli anni di episcopato a Buenos Aires. Bello il ricordo dei viaggi: a Lampedusa, in Iraq, in Oceania. Con questi tre riferimenti si è tracciata perfettamente l’attenzione agli ultimi e alle periferie, geografiche ed esistenziali, così tanto care a Bergoglio.
Bello anche il tentativo di trovare una sintesi, quasi una chiave di lettura dell’intero pontificato, in quelle due parole chiave: misericordia e gioia. Sì, la misericordia, cuore del Vangelo, e la gioia, cuore della vita e atteggiamento autentico del credente.
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Ancora, il cardinale Re ha voluto ricordare la lotta contro ogni forma con cui la cultura dello scarto si presenta ai nostri giorni e, tramite il riferimento alla cultura dello scarto, il richiamo all’attenzione ecologica, in una visione globale della dimensione della responsabilità che accomuna e lega l’un l’altro gli uomini, in un rapporto di fraternità. Bella anche la conclusione con l’invito alla preghiera: papa Francesco ora dal cielo deve pregare per la Chiesa e l’intera umanità, nel cammino verso la pace.
Devo dire che il cardinale Re ha dimostrato doti di grande equilibrio e di grande sintesi nel tratteggiare tutta la dimensione umana e spirituale di un uomo e di un pontificato non certo semplici e difficili da inquadrare secondo logiche ecclesiali cui eravamo abituati.
Ora starà al successore inquadrare e mettere a sistema le spinte di questo pontificato: alla profezia ora deve subentrare la fase di assestamento. Del resto uomini come Paolo VI e Giovanni Paolo II hanno saputo equilibrare la dimensione della profezia con quella del bilanciamento a sistema. Ora la Chiesa ha bisogno di un uomo saggio che sia in grado di mettere a sistema le profezie di papa Francesco.
Suor Anna Monia Alfieri, 29 aprile 2025
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