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Crédit Agricole Italia fa il pieno di clienti e spinge sul green. Scatta l’utile (+19%)

Crédit Agricole

Crédit Agricole cresce in Italia e lo fa restando vicino al territorio. Una simbiosi che ha permesso al gruppo di chiudere lo scorso anno con un risultato netto aggregato di 1,556 miliardi, in crescita del 19% rispetto al 2023.

Clienti oltre quota 6 milioni

Sotto la guida di Giampiero Maioli, amministratore delegato e senior country officer di Crédit Agricole Italia ha erogato prestiti a famiglie e imprese per 102 miliardi a fronte di 340 miliardi di raccolta. Numeri di un Gruppo che vede l’Italia come suo secondo mercato domestico, dove conta 6 milioni di clienti grazie a un’offerta che spazia in tutte le linee del business creditizio: dal corporate e investment banking ai servizi finanziari, dal leasing al factoring, dall’asset management alle polizze e al wealth management. Il tutto grazie a una squadra di 16.100 persone, a cui sono state erogate oltre 630mila ore di formazione per accompagnarne la crescita delle competenze specialistiche e lo sviluppo di quelle comportamentali e manageriali.

 

Giampiero Maioli
Giampiero Maioli, amministratore delegato e senior country officer di Crédit Agricole Italia

1,2 miliardi di prestiti per la transizione

Sempre nel 2024 Crédit Agricole Italia ha visto crescere l’utile netto del 14,1% a 808 milioni e conquistare 190mila nuovi clienti (+7%), grazie anche alla decisa spinta del canale digitale (40%). L’Agricole ha così consolidato il primo posto tra le banche universali in Italia per Indice di Raccomandazione Cliente – IRC. I finanziamenti verso la clientela sono cresciuti del 2,5% superando la media del sistema. In particolare complessivamente sono stati oltre 4,5 i miliardi erogati alle aziende e i soli nuovi finanziamenti hanno registrato un balzo del 21%. Marcata poi la componente a medio-lungo termine e quella Agri-Agro, a cui si aggiunge una forte quota di prestiti Esg a favore della transizione energetica per un totale di 1,2 miliardi.

Crescono i mutui, con il green

L’attenzione verso l’ambiente ha inoltre guidato la crescita dei mutui residenziali (+8%) con un deciso balzo in avanti delle operazioni finalizzate allacquisto di abitazioni in classe energetica A e B (+83%). Il tutto a fronte di una banca molto solida grazie a un indice Cet al 14%, quindi ampiamente superiore rispetto ai requisiti Bce, come dimostra anche la pagella di Moody’s che ha confermato il rating di Crédit Agricole Italia a Baa1 con outlook stabile, al livello più alto del sistema bancario italiano.

La rete dei Village per le start up

Attenzione al territorio e all’innovazione che si è tradotta anche nell’ulteriore sviluppo del network dei Village by CA, dedicato alle start up e ormai giunto a cinque sedi attive, ciascuna con una propria vocazione territoriale: Milano, Parma, Padova, Catania e Sondrio. Un sistema in grado di accelerare oltre 190 startup e di affiancare più di 80 aziende partner nel loro percorso d’innovazione. Sono stati lanciati per la prima volta programmi di attività nazionali, che hanno permesso di generare oltre 250 nuove opportunità di business, coinvolgendo investitori e Fondi di Venture Capital.

Il risiko bancario in Italia

Con la stessa attenzione a un territorio che considera strategico, il gruppo Crédit Agricole sta seguendo il consolidamento del settore in corso in Italia. E’ infatti grande azionista del Banco Bpm con cui ha alcuni accordi industriali. Piazza Meda ha da poco promosso un’offerta pubblica di acquisito sui Anima, ma è a sua volta oggetto di una scalata da parte di Unicredit. Crédit Agricole ha chiarito di essere aperta a interloquire con tutte le parti in gioco per “sviluppare i propri interessi” e “continuare a crescere” nel nostro Paese. Più chiaro di così.

 

 

Fonte Crédit Agricole
Il Village di Crédit Agricole a Milano

 

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