Esteri

Dittatura rumena, siete dei pazzi: arrestano un candidato e nessuno s’indigna?

Il caso di Calin Georgescu non scandalizza. Ma ha ragione J.D. Vance: la nostra democrazia è debole. E finiranno per regalargli voti

Calin Romania © STILLFX e hiloi tramite Canva.com

Quanto sta succedendo in Romania è veramente scandaloso. Guardate, io sono sicuro che Calin Georgescu – candidato alle elezioni rumene come presidente – non sia il mio cup of tea. Io sono un libertario, questi pensano alla famiglia, alla grande Romania, sono dei bigotti, è filo russo e io -lo sapete- sono filo ucraino.

Ma il punto è che non possiamo chiudere gli occhi. Questo Georgescu, porca di quella miseria, vince le elezioni al primo turno e la Corte Costituzionale decide di invalidare il voto per presunte interferenze nei social media. E, come dice giustamente J.D. Vance, se la democrazia europea è così debole da rischiare di crollare per colpa di poche centinaia di migliaia di euro investite su TikTok, allora siamo messi davvero male. Poi ieri scopriamo che Georgescu è stato pure indagato e fermato mentre andava a presentare la sua candidatura. E tutta l’Europa zitta e muta? Ma voi capite che siamo matti?

Questa è purtroppo una situazione gravissima. Sono dei folli. Questi stanno regalando agli estremisti anche la Romania: più fanno così, più lo indagano, più lo voteranno. Ovviamente tutti i giornali italiani lo descrivono come un farabutto accusato di finanziamenti elettorali non dichiarati, azioni contro l’ordine costituzionale e istigazione al razzismo, il che ovviamente potrebbe anche darsi. Ma non è questo il modo di bloccarlo.

dalla Zuppa di Porro