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Ecco due strategie per annullare il green pass - Quarta parte

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C’è chi diffonde in queste ore la notizia di una recente decisione della Corte di giustizia che avrebbe respinto un ricorso presentato dai membri a tempo pieno e volontari dei vigili del fuoco francesi e personale sanitario. La Corte di giustizia si è soltanto limitata a respingere la richiesta di sospensione urgente e immediata delle misure impugnate, riservandosi di decidere il merito solo al verificarsi di un reale pericolo per la vita o l’integrità fisica di una persona. Noi stiamo parlando di una cosa diversa: di fronte ad una richiesta di annullamento di un provvedimento che il cittadino ritiene vìoli i diritti umani o la sua dignità e/o integrità fisica o psichica, deve essere il giudice nazionale a chiedere alla Corte di giustizia dell’Unione europea di fornire la chiave interpretativa corretta secondo il diritto europeo, il cosiddetto – lo ripetiamo – “rinvio pregiudiziale”.

Non solo è stata violata la Costituzione italiana ma anche i Trattati istitutivi della Ue e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, nonché – come abbiamo già sottolineato in nostri precedenti articoli – il Regolamento Ue n. 953/2021. Per non parlare della violazione della Convenzione di Oviedo e di alcune Risoluzioni del Consiglio d’Europa. Sembra incredibile: una volta tanto libertà e democrazia potrebbero provenire addirittura dai giudici e dall’Unione europea. Chi lo avrebbe mai detto? In fondo è l’ironia della storia di cui parla Giorgio Hegel.

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