Esteri

Ecco i 3 punti del piano Trump contro l’immigrazione

Il tycoon torna alla Casa Bianca. E ha la ricetta per fermare gli arrivi illegali dal confine

“Sarà l’età dell’oro”. Con queste parole Donald Trump ha inaugurato il 20 gennaio la sua seconda presidenza dopo la vittoria nelle elezioni del 6 novembre contro la sfidante Democratica Kamala Harris. Un successo schiacciante, nonostante le previsioni di sondaggisti ed esperti vari, proprio come otto anni prima, avessero sottovalutato il tycoon. Nel discorso di insediamento Trump si è soffermato su ciò che aveva promesso già in campagna elettorale, come il contrasto all’ideologia gender o lo stop al green. Non solo: ha elencato qualche nuovo ambizioso obiettivo, come la conquista di Marte, che ha fatto gongolare ed esultare Elon Musk, amministratore delegato di SpaceX e autentico protagonista della campagna elettorale che ha portato alla sua rielezione.

Il 20 gennaio Trump ha però posto l’accento anche su un’ulteriore tematica a lui cara: la lotta all’immigrazione clandestina, autentico tallone d’Achille della presidenza di Joe Biden. Negli ultimi cinque anni, secondo i dati forniti da Axios e riportati da Sky, il numero di nuovi migranti risiedenti negli Stati Uniti è aumentato del 167%. Il sistema di accoglienza, soprattutto in grandi città come New York, è allo stremo, tanto da aver indotto il sindaco Dem Eric Adams, a dichiarare nel settembre 2023, che la crisi dei migranti avrebbe “distrutto la città”.

Le soluzioni di Trump, alcune già espresse nei primi ordini esecutivi da lui firmati il giorno dell’insediamento, sono molteplici.

  1. In primo piano l’abolizione dello ius soli, ossia il diritto di cittadinanza ottenuto per il solo fatto di nascere sul suolo statunitense. Questione controversa e per la quale sono già stati annunciati ricorsi, che potrebbero arrivare sino alla Corte Suprema, la quale andrebbe a esprimersi su un ordine esecutivo che potrebbe violare un emendamento costituzionale, il quattordicesimo. Staremo a vedere.
  2. Altro punto chiave della lotta all’immigrazione clandestina dell’amministrazione Trump è la cosiddetta “deportazione”, come è stata erroneamente tradotta da alcuni nostri media, degli irregolari. Iniziando da quelli con precedenti penali. Il tycoon ha promesso espulsioni di milioni di irregolari, affidandosi, se necessario, anche all’esercito e alla Guardia Nazionale. Nel frattempo, le frontiere verranno blindate, soprattutto al confine con il Messico, dove Biden appena insediato ha congelato la costruzione del muro, salvo poi cambiare idea nell’ottobre 2023 (anche se la portavoce della Casa Bianca lo smentì dichiarando che Biden stesso lo ritenesse “non efficace”).
  3. Una delle prime mosse di Trump è stata anche la disattivazione dell’app CBP One, che consentiva ai migranti privi di documenti che erano intenzionati a entrare negli Usa di prenotare un appuntamento presso dei punti di ingresso al confine per ottenere dei visti di ingresso. Contestualmente, gli appuntamenti fissati dall’app sono stati cancellati.

Donald ha le idee chiare: sarà lui a fermare l’immigrazione clandestina e a riportare la legalità al confine. La speranza è che il suo progetto, se si rivelasse vincente, sia esportato anche in Europa.

Lc, 22 gennaio 2024

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