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Più digitale, meno contanti: come cambieranno i pagamenti

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Il sistema dei pagamenti e l’insieme dei servizi a supporto del buon funzionamento dei mercati sono le componenti principali delle infrastrutture finanziarie di ogni paese. Dalle banconote al bancomat, dalla carta di credito alle cripto monete, i sistemi di pagamento sono in continua evoluzione.

Il contante in Italia conserva tuttavia ancora un ruolo importante nei pagamenti quotidiani, ma la tecnologia si integra sempre più con la finanza dando vita all’industria Fintech con prodotti innovativi di cui non sono sempre chiare tutte le implicazioni per il consumatore, che questo articolo si propone di chiarire.

Perchè i mobile payment (pagamenti da dispositivi mobili) stanno diventando così popolari? Perchè gli smartphone sono una componente sempre più presente e centrale nelle nostre vite, oltre il 70% della popolazione italiana ne possiede almeno uno.

Questi pagamenti ci permettono di usufruire e portare una vasta gamma di transizioni finanziarie al livello successivo in termini di velocità, convenienza, efficienza e accessibilità multicanale come pagare le bollette, acquistare online nei nostri negozi preferiti, trasferire denaro tra vari conti correnti, ordinare cibo a domicilio pagando in anticipo o inviare denaro a familiari, amici, coinquilini o colleghi.

In aggiunta a ciò, il numero e il tipo di operatori fintech stanno crescendo e stanno portando con sé nuovi strumenti e soluzioni che stanno rivoluzionando il mondo dei pagamenti come lo conosciamo. I consumatori adesso vogliono servizi finanziari in tempo reale con un’esperienza utente semplice ed efficiente, da qualsiasi luogo e quando ne hanno bisogno, ed è qui che entrano in gioco le app e la crescente rivoluzione della finanza digitale.

 

Perchè e di quanto sono aumentati i pagamenti digitali?

Negli ultimi due anni si è manifestato un boom di investimenti nel settore dei pagamenti digitali, tra i più promettenti nel settore fintech, grazie alla perfetta combinazione causata da vari fattori: dalla diffusione dell’e-commerce e dei pagamenti contactless (semplicemente avvicinando carta o dispositivo alla cassa senza dover toccare ed inserire nel POS) durante la pandemia all’aumento del numero di consumatori tecnologici (alcuni non avevano mai pagato con smartphone prima del Covid), alla nuova normativa che obbliga le banche a condividere le informazioni dei conti correnti con terze parti (le fintech grazie alla PSD2 per esempio) alle iniziative sviluppate dal governo per favorire l’uso di strumenti digitali di pagamento come il Cashback registrando 750 milioni di operazioni effettuate, pari a oltre il 24% delle transazioni con carta del semestre e un’adesione di quasi 9 milioni di cittadini maggiorenni.

Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano il volume dei pagamenti digitali (pagamenti innovativi e pagamenti con carta) nel primo semestre del 2021 in Italia è aumentato del +23% rispetto allo stesso periodo del 2020, passando da 118 a 145,6 miliardi di euro

Ad aumentare sono soprattutto i pagamenti tramite Contactless, che hanno visto un aumento del +66% passando da 31,4 a 52,1 miliardi di euro rispetto allo stesso semestre del 2020. Segno positivo anche per tutte le componenti dei pagamenti da smartphone (+108%, attestandosi a quota 2,7 miliardi di euro) anche grazie all’aumento del limite di importo per pagamenti contactless senza PIN (a 50 euro, da gennaio 2021, dai precedenti 25), che favorirà i pagamenti “senza contatto”. Si stima che il volume globale dei pagamenti cashless aumenterà di oltre l’80% dal 2020 al 2025, passando da circa 1 trilione di transazioni fino a quasi 1,9 trilioni, e quasi il triplo entro il 2030.

Il trend dei pagamenti QR Code invece si sta sempre più diffondendo a livello globale e ha grandi margini di crescita, soprattutto grazie ai suoi bassi costi e alla semplicità di utilizzo. Secondo i risultati di uno studio condotto da Juniper Research sulle analisi e le prospettive del mercato dei pagamenti via QR Code, entro il 2025 ci saranno oltre 2,2 miliardi di utenti che pagheranno in questo modo. 

Per quanto riguarda l’uso del contante nel nostro paese i dati Banca d’Italia raccontano che pagamenti con POS ammontano a 230 miliardi di euro mentre i pagamenti in contanti a 550 miliardi di euro. In parallelo, anche i prelievi di contante decrescono del 3% in termini di operazioni e del 6% in termini di euro prelevati. Un utilizzo del contante però ancora troppo alto che ci lascia indietro in confronto agli altri paesi europei.

 

 

Le protagoniste italiane Fintech dei pagamenti digitali

Oggi i servizi di pagamento digitale più conosciuti e utilizzati sono Apple Pay e Google Pay ma esistono centinaia di alternative, alcune di grande interesse. Tra le italiane troviamo:

Satispay

Servizio di pagamento digitale da smartphone basato su una rete alternativa alle tradizionali carte di credito e debito. È tra le app per pagamenti più diffuse in Italia (in Italia 1 movimento su 3 passa sulla piattaforma Satispay con un numero di transazioni pari a 25 milioni). Fondata nel 2013 da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta.

L’utilizzo è semplicissimo: apri la app, scegli il negozio in cui ti trovi con la geolocalizzazione, digiti l’importo e autorizzi il pagamento. Più di 150mila esercenti utilizzano Satispay, tra cui Esselunga, Benetton, Carrefour, Boggi, Trenord, Eataly, Tigotà, Trenitalia, Autogrill. Ma sono moltissimi e piccoli esercenti che accettano Satispay, che prevede una commissione fissa di 0,20 euro sui pagamenti superiori ai 10 euro, senza costi di attivazione o canoni mensili. Non ha iban, si appoggia al proprio conto corrente scelto da cui si ricarica l’account.

Con Satispay è possibile quindi oltre pagare nei negozi fisici, acquistare online, anche pagare bollettini e bolli, pagare PagoPa, trasferire e richiedere denaro ad altre persone o pagare semplicemente esibendo il QR code. A luglio 2021 ha lanciato anche il nuovo servizio TESSERE, che consente di visualizzare e conservare in app documenti, come la tessera sanitaria e il codice fiscale, carte fedeltà dei supermercati e dei negozi dove si va più spesso, gift card e presto anche il green pass. In poche parole: tutte le tessere dotate di codice e barre e, a breve, anche QR code, insomma rivoluzionare l’intero processo dei pagamenti. La fintech ha recentemente raggiunto i 2 milioni di utenti.

 

PayDo

Società fintech fondata nel 2016 da Donato Vadruccio nasce dall’idea iniziale di rivoluzionare l’esperienza dell’assegno, digitalizzandolo. Con Plick viene creata una piattaforma di pagamenti digitali per supportare banche, istituti di pagamento e consumatori di tutta Europa nell’offrire ai propri clienti, persone fisiche e aziende, una soluzione semplice per effettuare pagamenti in Italia.

Gli importi possono essere anche massivi e irrevocabili, senza limiti di importo, trasmissibili tramite Whatsapp, sms o mail senza la necessità di conoscere l’iban del beneficiario e con la possibilità di scegliere un incasso postdatato e poterlo incassare entro i 30 giorni successivi all’invio.

La rilevanza di tale strumento è particolarmente evidente se si considera che in Italia l’assegno rappresenta ancora uno strumento di pagamento signifi­cativo, con 134 milioni di transazioni nel 2019 ed un importo medio del singolo assegno in costante crescita (pari a 2.800 euro nel 2019).

Chiunque può ricevere un Plick, senza essere cliente di un istituto aderente, senza registrazione ad alcun servizio e senza bisogno di hardware o software specifici. L’esito della transazione è immediato, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche in un giorno festivo.

Per pagare con un Plick è necessario che la propria banca abbia aderito al servizio. Semplicissima da usare: è sufficiente inserire nome, cognome, contatto mail o cellulare, data, importo e causale e premere invio. PayDo rappresenta un’opportunità di efficientamento per le aziende, grazie al risparmio che permette di ottenere, ma ancor di più sono parte attiva di un processo volto a creare un’industria sempre più sostenibile, paperless ed inclusiva.

 

Enel X Pay

Anche Enel entra nel mondo dei pagamenti digitali tramite Enel X Pay, che grazie alla partnership con Mastercard, consente di effettuare, direttamente attraverso la app per smartphone, pagamenti e trasferimenti in tempo reale e in piena sicurezza, di avere una carta digitale o fisica e di tenere sotto controllo i movimenti e le spese di tutta la famiglia. Con i nuovi servizi offerti l’utente potrà pagare la bolletta in modo smart senza che una banca faccia da intermediario, eliminando dunque l’addebito in conto corrente.

Perchè Enel entra nel settore dei pagamenti digitali? Sapete che i bollettini muovono 300 milioni di transazioni all’anno e di queste Enel ne origina 100 milioni? Se si calcola che in media ognuna di queste transazioni ha una fee di 1,5 euro è evidente il giro d’affari che vi è collegato (180 milioni le bollette emesse da Enel, di cui oltre la metà saldate con pagamenti fisici).

L’obiettivo che si pongono è quello di portare sulla piattaforma di Enel X Pay i loro clienti e possibilmente attrarne altri. Si possono pagare bollettini, Mav, Rav e PagoPA anche da smartphone con un semplice tap.

 

Soldo: la Fintech per i pagamenti interni dell’azienda.

È un’azienda fintech attiva dal 2015 e oggi leader in Italia per la fornitura ad aziende ed enti di una piattaforma per la gestione delle spese fatte dai dipendenti. La mission di Soldo è chiara: vogliono guidare una rivoluzione nel campo delle spese, offrendo controllo, visibilità ed efficienza alle aziende.

Soldo aiuta le aziende a gestire ogni propria spesa, trasferte aziendali, online advertising, gestione dei fornitori, licenze software o qualunque altra tipologia di gestione dei costi. I pagamenti aziendali tradizionalmente si appoggiano su bonifici e carte di credito aziendali, metodi che rappresentano, ognuno, delle problematiche di gestione e margine di rischi.

Aiuta quindi a risolve le inefficienze nel controllo delle spese aziendali che si tramutano in costi stimati attorno al 2% del fatturato per le imprese europee, dando vita a un mercato potenziale da 170 miliardi di dollari per lo spend management.

E questo senza dimenticare che ad ogni transazione segue una ricevuta, il report delle spese, la classificazione e riconciliazione, l’analisi del budget di spesa, tutte operazioni disconnesse e manuali. Soldo è la risposta digitale a questa costosa complessità che esiste nel mondo delle aziende.

 

Conclusioni

ll mercato italiano è ancora indietro nel fintech rispetto ai maggiori mercati internazionali, ma proprio per questo presenta delle grandi opportunità non avendo ancora sviluppato appieno il suo potenziale.

Nel segmento dei pagamenti digitali in particolare si è potuto dimostrare quanto le possibilità di crescita siano sempre più reali grazie al crescente utilizzo dello smartphone, device sempre più totale nelle nostre vite, che ci consente (già da ora) di lasciare a casa il caro vecchio portafoglio fisico, dato che in alcune di queste app Wallet (come Satispay) entrano sia carte di pagamento ma anche documenti come patente, carta di identità e presto anche il green pass.

L’italia ha una percentuale di pagamenti in contanti che si attesta attorno al 60%, una percentuale ancora troppo alta, le cui conseguenze e vantaggi nel ridurle, li vedremo la prossima settimana,

Cresceranno  nuovi servizi a valore aggiunto, che riguarderanno maggiormente il miglioramento dello stile di vita dei clienti, puntando a includere tutti i servizi finanziari e non, il cosiddetto beyond banking.

Se siete curiosi e interessati a conoscere quali sono tutte le app per i servizi di pagamento (o qualsiasi altro servizio finanziario innovativo) disponibili sia in Italia che a livello globale potete rivolgervi al sito di Fintastico che recensisce e presenta le aziende fintech affidabili guidandovi nella ricerca dei servizi finanziari più adatti alle vostre esigenze.

Grazie al supporto nel processo di selezione, una modalità di ricerca strutturata e chiara Fintastico rappresenta il marketplace principale e ideale per connettervi con le aziende più innovative e tecnologiche. Motivo per cui, correttamente, viene definito il Tripadvisor dei servizi finanziari innovativi, la “bussola” italiana per il fintech.

 

 

Deborah Ullasci

 

 

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