Un malato, guarisce, si cronicizza o muore. Il loro numero, di quanti siano quelli che ci lasciano, è l’unico numero che conta? E’ Quello dei decessi. Si e si stabilizza sempre più verso il basso. Anche se ci sarà ancora da soffrire, sarà foriero di un po’, di tempo bellissimo
Va bene che si parli di terapie intensive, di ricoveri e di isolamenti domestici; ma sta di fatto che poi mi piacerebbe sapere cosa accade a chi finisce in T.I., a chi finisce in un letto di corsia e a chi rimane in cura a casa. Ma alla fine non c’è troppo da raccontare: un malato o guarisce o si cronicizza o muore.
Per questo, in fondo in fondo, tutto quello che ci interessa davvero è il tasso di mortalità.
Del resto, e spero che a nessuno di voi sia mai capitato di doverlo chiedere, alla diagnosi di una malattia che non conosciamo, la prima domanda che facciamo ai medici è:“E’ curabile vero dottore?”.
“E’ curabile?”: Sottintende che si è disposti a qualunque cosa pur di avere la certezza di guarire.
Per cui ripeto: Va bene che si parli di terapie intensive, di ricoveri e di isolamenti domestici; ma sta di fatto che poi mi piacerebbe sapere cosa accade a chi finisce in T.I., a chi finisce in un letto di corsia e a chi rimane in cura a casa.
E i numeri dei morti, per fortuna, stanno scendendo giorno dopo giorno.
L’8 gennaio abbiamo avuto 39 decessi in meno del 7, una variazione del – 17%
Il 9 gennaio abbiamo avuto 27 decessi in meno dell’8, con una variazione del -14%
Il 9 gennaio abbiamo avuto 66 decessi in meno del 7 gennaio con un variazione del – 29,6%
Non sono un medico e non so e non voglio darvi risposte che non mi competono, ma è evidente che il livello di allarme non può essere lo stesso dei mesi scorsi. Cosa sta accadendo?
- Magari i medici hanno compreso meglio come curare la malattia.
- I medici hanno a disposizione molte più soluzioni farmacologiche (antivirali, anticorpi monoclonali, terapie con eparina ed antinfiammatori, il plasma iperimmune etc. (del resto vi basta fare un giro sul sito dell’ AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco per rendersi conto di quanti famaci sono stati approvati per curare i malati di Covid_19).
- Altro merito, senza entrare nei meriti che non sono di mia competenza, è ascrivibile alle vaccinazioni;
- Il Virus sta riducendo la sua forza virale?
- I nostri organismi stanno imparando a contrastare l’azione del Virus?
- La nostra maggior attenzione all’igiene ed all’uso delle mascherine?
- Tutti i punti precedenti messi assieme?
Qualcuno mi dice che il vero problema stia nell’ eccesso di coinvolgimento delle strutture sanitarie. Ebbene se le costrizioni avvengono per questo motivo, gli unici che dovrebbero essere “COSTRETTI” dovrebbero essere gli amministratori della sanità e della politica di ieri e di oggi. Liberate i cittadini che avrebbero bisogno di essere sollevati psicologicamente da vincoli di responsabilità sociale che non dovrebbero essere i loro.
Basta con il governo della paura. I risvegli dalla PAURA generano reazioni che non conosciamo o che conosciamo benissimo. E’ già scritto. Inoltre come ho già scritto nel mio articolo di ieri
L’altra verità di Omicron: se fosse grave avremmo avuto 33mila morti
se le conseguenze dei contagi sono così d’impatto per ospedali e cliniche e per gli operatori del settore perché si riaprono le scuole o si riducono le quarantene. Perché si inasprisce solo la paura e la mancanza di libertà?
E comunque confrontando i dati di oggi, con quelli che avevamo lo stesso giorno dello scorso anno si vede che….
Le cose, nonostante l’incredibile impennata dei contagi ( che non serve più misurare ) sono davvero cambiate, completamente. Sta avvenendo la stessa cosa a Londra dove, il ministro della Pubblica Istruzione ha dichiarato che il suo paese è “sulla via della transizione dalla pandemia all’endemico”.
Se lo dicono anche i ministri, io continuo a scriverlo, magari, a prescindere dalle mie analisi numeriche, scriverlo, farlo leggere a quanti più è possibile, può trasformarsi in una profezia che si auto avvera. Magari scriverlo, che tutto sta finendo, fa in modo che finisca davvero.