Economia

La guerra dei prezzi impoverisce le famiglie

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Prezzi alle stelle: per pasta e pane oltre il 12%. L’olio di semi +44%. E’ la guerra delle bombe e dei cannoni o la guerra dei prezzi e dei costi? Il conflitto in Ucraina sta facendo sentire sempre di più i suoi effetti sulle tasche dei cittadini.

Purtroppo pur non immaginando la guerra, avevamo intravisto quasi 10 mesi fa una situazione di difficoltà su grano e gas, che oggi sta esplodendo in tutta la sua estrema gravità. 

E’ crisi per Grano e Gas. Bollette in aumento del 40%. Prezzi della pasta alle stelle.

 

Grano, pasta, pane, olio di semi, molti beni di largo consumo. L’esplosione del costo degli alimenti sembra quasi inarrestabile. Assoutenti lo denuncia con un comunicato che analizza i dati forniti dal Mise. Dall’associazione dei consumatori hanno stilato una classifica delle città dove i listini al dettaglio dei prodotti di cui stiamo parlando hanno subito gli incrementi maggiori nel corso di questo 2022. 

Capo classifica in assoluto resta l’olio di semi di girasole, che solo negli ultimi due mesi ha fatto registrare aumenti del prezzo superiori al 40% nelle città di Verona e Lodi, tra il 20 e il 25% a Mantova, cremona, Sassari, Novera e Vercelli e tra il 10 e il 20% in altre 19 province italiane. Si tratterebbe di un’ondata di aumenti dettata dal conflitto tra Ucraina e Russia che, guarda caso, rappresentano insieme l’80% delle esportazion mondiali di olio di semi di girasole.

Il blocco delle importazioni si sta riflettendo sui prezzi ai consumatori attraverso i rincari record che stiamo registrando in tutta Italia.Ma preoccupa di più ancora la situazione del grano. L’Italia, anche in questo è inspiegabile il perchè, ha delegato totalmente, diventandone dipendente, ad altre zone del mondo la produzione del grano. Probabilmente, anzi sicuramente, per una questione di comodità e costi si è deciso (in maniera folle) di concentrare tra Ucraina, Canada e Australia, le produzioni di grano.

E cosa è accaduto? Che la guerra, sommata agli effetti del climate change che ha portato siccità mai registrate prima sia in Australia che in Canada, stanno producendo gli effetti di scarsità di offerta registrate in queste ore.

E questa è solo una parte della storia. L’imbecillità di chi governa certi settori, di chi ha governato per anni le politiche agricole (ma vale lo stesso per l’ energia) sta producendo, forse più dei carri armati, effetti deleteri sulle vite di milioni di persone. Solo qualche giorno fa in un altro dei nostri articoli avevamo raccontato di come i popoli del terzo mondo rischino di essere affamati da questa condizione internazionale. 

C’è il rischio davvero che muoia più gente per fame che per gli effetti di cannoni e di mitragliatori.

 

 Leopoldo Gasbarro, 30 aprile 2022

 

 

 

 

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