Finanza

“Alla ricerca dell’elisir miracoloso”

“Alla ricerca dell’elisir miracoloso” “Alla ricerca dell’elisir miracoloso”

Erano tempi duri quelli del West, della “frontiera”, in cui i cacciatori passavano mesi sulle montagne e i cow-boys lunghe giornate sui pascoli controllando il bestiame; ma anche nelle piccole città di frontiera, a volte poco più che villaggi, la vita era difficile e noiosa.

E allora quando capitava di veder arrivare un carretto sferragliante che prometteva uno spettacolo tutti accorrevano e cercavano di conquistare un posto in prima fila; talvolta lo spettacolo c’era davvero: artisti di circo, bande musicali o spettacoli di animali.

Ma tutto era solo un preludio all’obiettivo vero dell’imbonitore di turno, il sedicente dottore, che prometteva – per pochi dollari – l’elisir, il medicamento miracoloso che poteva curare qualsiasi malattia, dal diabete alla tubercolosi, dal mal di schiena alla febbre, insomma un toccasana buono per tutte le necessità.

Questi truffatori promettevano di curare il corpo e l’anima dei loro clienti e sapevano imbonire la folla in modo esemplare: “Quanto vale la vostra salute, signore e signori? Un dollaro è tutto quello che vi occorre per rimettervi in forma; un dollaro per avere successo dove i dottori hanno fallito. Grazie a questo elisir miracoloso a base d’olio di serpente!”

E dopo aver venduto questi “farmaci brevettati” il dottore in fretta e furia alzava i tacchi e lasciava la cittadina (per evitare di essere smascherato e passare un guaio). Oggi per fortuna le persone non sono più così sprovvedute, anche se ho letto che un centinaio di persone in America sono rimaste intossicate avendo seguito il consiglio del loro presidente Trump, che consigliava di iniettarsi o bere amuchina…

Nel campo del risparmio, dove si vivono tempi altrettanto complessi, troppo spesso capita di leggere di risparmiatori che hanno incautamente acquistato strumenti dei quali non capivano nulla ma che promettevano guadagni eccezionali o che chiedono essi stessi suggerimenti miracolosi per guadagnare quando i mercati vanno male.

Purtroppo gli elisir non esistono, solo pazienza, metodo e disciplina alla fine permettono di raggiungere i risultati desiderati; è la finanza amici miei, è la vita!

“Alla ricerca dell’elisir miracoloso”

 

Fitch declassa l’Italia

Pensavamo di averla scampata, la scorsa settimana Standard & Poor’s aveva graziato l’Italia lasciando il nostro rating invariato nonostante il forte aumento del debito perché la Bce sta facendo da scudo di protezione ai nostri titoli di stato.

Purtroppo martedì sera, a sorpresa perché in anticipo sui tempi previsti e senza neppure aspettare la riunione della Bce prevista per giovedì, Fitch ha declassato l’Italia portando il rating a BBB- .

Si potrebbe discutere dell’opportunità di tagliare o meno un rating in un momento come questo ma servirebbe a poco; il problema è un altro: l’Italia ha necessità di rifinanziare ogni anno titoli di stato per centinaia di miliardi e un ipotetico ulteriore declassamento da parte delle varie agenzie sarebbe decisamente negativo per il nostro Paese che rischierebbe di veder scivolare i propri titoli nella categoria “junk”, spazzatura, ovvero avrebbe molti più problemi a rifinanziarsi a tassi sostenibili.

Per fortuna lo scudo protettivo della Bce c’è e proprio ieri la presidente Christine Lagarde, pur deludendo i mercati, ha comunque confermato il proprio atteggiamento alla “whatever it takes”, confermando appunto che qualsiasi cosa verrà fatta per assicurare tutta la liquidità necessaria per evitare tensioni sui mercati.

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Zio Paperone e l’effetto “contango”

Un giorno di aprile a Paperopoli il buon Paperino ricevette la visita di Zio Paperone. Dopo un po’ prese coraggio e gli propose il solito “affarone”; “Zio! Ho avuto una grande idea! Perché – vista la discesa del prezzo del petrolio – non corriamo a farne incetta? Ho letto che ci sono strumenti che permettono di comprarne in quantità senza nemmeno bisogno di acquistarlo fisicamente! Si chiamano Etc (Exchange Traded Commodities)  e sono strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento diretto in materie prime. È un affarone! Il petrolio è sceso del 50%, dai 60$ al barile di gennaio ai 20$ di oggi, cosa vuoi che succeda ancora? “Deve” rimbalzare…

Rockerduck, che stava ascoltando nascosto dietro la finestra della casa di Paperino si precipitò allora in borsa senza nemmeno aspettare la fine del discorso e fece incetta di Etc, meglio anticipare le mosse di quella vecchia volpe di Zio Paperone.

Si perse così la parte finale, in cui Zio Paperone disse al nipote: “caro Paperino, in economia e finanza non ci sono pasti gratis! Non ci sono guadagno facili senza rischi e questo è un rischio troppo elevato che un investitore saggio non dovrebbe correre!”. Il resto della storia lo conosciamo: per uno strano effetto noto come “contango” il prezzo del future sul petrolio è crollato fino ad andare, prima volta nella storia, in negativo e trascinando alla rovina tanti operatori del settore, compresi tanti incauti acquirenti dell’ultimo momento.

E Rockerduck è finito a mangiarsi l’ennesimo cappello…

“Alla ricerca dell’elisir miracoloso”

La frase della settmana: “se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l’ignoranza che li risolveremo”

Isaac Asimov, scrittore di fantascienza, 1920-1992

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