L’amore degli italiani per la casa di proprietà non conosce crisi, nemmeno davanti alla corsa dei prezzi e all’allarme bolla immobiliare fatto suonare dalla Banca centrale europea. Il 2024 ha registrato compravendite in aumento dell’1,3% nel nostro Paese, senza una reale differenza di progresso diffuso tra comuni capoluogo e le località di provincia.
A dare una spinta è stata anche la discesa dei mutui conseguente ai tagli ai tassi di interesse finalmente decisi dalla Bce. A fronte di una domanda rinvigorita da giugno a dicembre scorso sono così lievitati anche i prezzi delle case (+2,4%).
I valori immobiliari risultano infatti in aumento in tutte le grandi città italiane, con in testa Bari (+3,7%) e Verona (+3,3%) mentre Genova chiude la classifica dei rimbalzi (+0,3%). Milano (+2,1%) supera abbondantemente Roma (+1,4%) quanto a dinamicità del mercato, anche per quanto concerne l’hinterland.
Allo stesso modo crescono i prezzi delle nuove costruzioni, complice anche le migliorate classi energetiche. Ecco il quadro di dettaglio:
- +2,4% nelle grandi città,
- + 1,8% nell’hinterland delle città principali
- +1,5% nei capoluoghi di provincia.
A misurare la febbre per il mattone degli italiani è una ricerca dell’ufficio studi di Tecnocasa, secondo cui a gennaio di quest’anno i tempi di vendita restano stabili a circa 110 giorni; ma si apre la forbice tra gli accordi “sprint” sottoscritti a Bologna e una Genova che invece procede a passo di “lumaca”. Le tempistiche si allungano inoltre anche nell’hinterland.
Ma che cosa comprano soprattutto gli italiani? A vincere sono sempre i trilocali che da solo fanno quasi la metà del mercato (40,4%), seguiti dai bilocali (25,0%). Allo stesso modo la domanda si orienta sempre più verso case e appartamenti in buono stato, cioè che non necessitano di una ristrutturazione importante. Tra le famiglie italiane resta marcato, infatti il timore di lavori costosi e di tempi lunghi di realizzazione.
Quanto agli affitti, il 2024 si attesta ai vertici degli ultimi 20 anni per incremento dei canoni complice un’offerta insufficiente rispetto alla domanda. A trainare è ancora una volta Milano con i canoni di locazione mensili più elevati: occorrono in media 832 euro al mese per un monolocale, 1.160 euro per un bilocale e 1.565 euro per un trilocale.
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Tecnocasa prevede per l’anno in corso compravendite sostanzialmente stabili ma prezzi ancora in aumento, seppur in modo frazionale.
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