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Amazon: previsti altri 18.000 nuovi licenziamenti.

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18.000 posti di lavoro in meno. E’ quanto previsto nel piano di ristrutturazione dell’azienda di Jeff Bezos. L’annuncio è arrivato con una lettera a tutta la forza lavoro firmata dall’amministratore delegato Andy Jassy.

La nuova ondata di licenziamenti partirà il 18 gennaio ​​e si concentrerà sulle risorse umane e sulla grande divisione che Amazon chiama Stores.  I 18.000 tagli totali rappresentano circa il 6% della forza lavoro aziendale di Amazon.

Amazon è stata fondata nel 1994 come società di commercio elettronico. Inizialmente aveva solo un piccolo team di dipendenti che lavorava dall’appartamento del fondatore Jeff Bezos a Seattle. Nel corso degli anni, Amazon è cresciuta rapidamente diventando una delle aziende più grandi e più importanti al mondo.

Nel 1997, Amazon ha aperto il suo primo centro di distribuzione e ha iniziato a assumere un numero sempre crescente di dipendenti per gestire la crescente domanda dei suoi prodotti. Nel 2002, Amazon aveva già circa 30.000 dipendenti in tutto il mondo.

Negli anni successivi, Amazon ha continuato a espandersi rapidamente, aprendo nuovi centri di distribuzione e assumendo sempre più dipendenti. Nel 2012 aveva circa 88.000 dipendenti in tutto il mondo.

Nel corso degli anni, Amazon ha anche acquisito molte altre aziende ed è entrata in tanti altri settori che hanno portato ulteriori dipendenti all’azienda. Nel 2020, a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19, Amazon ha assunto un gran numero di nuovi dipendenti per far fronte all’aumento della domanda dei suoi prodotti. L’azienda ha più che raddoppiato la sua forza lavoro durante la pandemia poiché i clienti si sono riversati sui servizi online. Alla fine di settembre contava circa 1,5 milioni di dipendenti. La crescita di Amazon, tuttavia, ora è rallentata al tasso più basso degli ultimi vent’anni e l’azienda sta scegliendo le strade più utili per rivisitare il proprio business.

“Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire le nostre opportunità a lungo termine con una struttura dei costi più forte”, ha sottolienato in un documento Andy Jassy. “Avremo la possibilità di dar vita ad un nuovo movimento creativo anche per ciò che riguarda i ruoli aziendali: alcuni non hanno più ragione di esistere, mentre dovremo crearne altri che oggi non abbiamo”.

Amazon è tra una serie di aziende tecnologiche che hanno recentemente annunciato tagli significativi. Salesforce, la gigantesca società di software aziendale, ha dichiarato mercoledì che prevede di licenziare il 10% della sua forza lavoro , ovvero circa 8.000 dipendenti, tra le preoccupazioni per l’economia. Altre società, tra cui Meta e Twitter, hanno subito grossi licenziamenti negli ultimi mesi.

LEOPOLDO GASBARRO 06/01/2023 

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