Lavoro

Sicurezza sul lavoro, arriva la patente a punti

Si parte da quota 30 crediti, che saranno decurtati a ogni infrazione. E per le imprese che sgarrano, scatta la sospensione della attività

sicurezza sul alvoro patente a punti © relif e Thank you for your assistant tramite Canva.com

Le imprese e i lavoratori autonomi dell’edilizia dal prossimo ottobre avranno una patente a punti che filmerà nel tempo il loro grado di affidabilità quanto a sicurezza sul lavoro. Non quindi un rating statico, ma un voto dinamico che si ridurrà ogni volta che dai controlli degli ispettori emergeranno eventuali irregolarità in azienda o nei cantieri.

Il meccanismo, immaginato dal consiglio dei ministri che ha varato la misura nella serata di lunedì, non si discosta quindi molto da quello con cui è costruita la patente di guida con il nuovo Codice della Strada. Tanto che le imprese senza senno rischiano la sospensione o il ritiro della patente e quindi lo stop temporaneo dell’attività.

In particolare, la patente delle imprese edili conterrà alla nascita 30 punti a scalare e sarà rilasciata dall’Ispettorato del Lavoro a tutte le realtà del settore con i documenti in regola. A partire dal Durc, il Documento unico di regolarità contributiva. Insomma, è guerra al lavoro nero.

Il tesoretto si assottiglierà ogni volta che gli ispettori rileveranno una infrazione alla sicurezza. E’ prevista una scala di gravità, fino al caso limite che si verifichi un incidente mortale. In questo caso saranno cancellati immediatamente dalla patente 20 crediti.

La “pena” comminata farà scivolare sotto il minimo di affidabilità richiesto (fissato a 15 punti) l’azienda risultata inadempiente. Quest’ultima dovrà, quindi, sospendere l’attività e pagare una multa fino a 12mila euro. Lo stop potrà protrarsi da 6 a 12 mesi.

Non solo, per tornare a lavorare l’impresa colpevole di non aver vigilato sulla sicurezza in cantiere dovrà ravvedersi, frequentando un corso di formazione così da riguadagnare la soglia della sufficienza. Costerà invece per esempio un taglio di 15 punti un incidente che lascia l’addetto inabile a lavorare.

I sindacati, con cui sarà messo a punto lo strumento in via definitiva, sono critici nei loro giudizi così come sono perplesse molte associazioni di categoria. Il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone è tuttavia convinta che la patente a punti imprimerà una svolta nei cantieri edili.

Anche perchè in parallelo si moltiplicheranno i controlli: il governo prevede l’assunzione di quasi 800 nuovi ispettori del lavoro. Non solo, anche se si parte dell’edilizia, l’intento dell’esecutivo Meloni è di estendere poi progressivamente la patente ad altri settori merceologici.

Nella viva speranza che tutto questo non si trasformi solo in un ulteriore fardello burocratico per le imprese italiane e premesso che blaterare di strage sul lavoro come la sinistra sia un assurdo, fa riflettere uno studio della Cgia di Mestre basato su dati Inail.

Nel corso del 2022 sono stati denunciati 1.208 incidenti mortali sul lavoro e 175 di questi sono avvenuti nel settore delle costruzioni. Insomma nei cantieri c’è stato una vittima ogni due giorni, ma in un caso su tre sono risultati coinvolti addetti di realtà attive nell’installazione degli impianti. Per esempio, quindi sulla carta elettricisti o idraulici o ancora addetti agli impianti di condizionamento, il cui rapporto di lavoro è regolato non dal contratto dell’edilizia ma da quello dei metalmeccanici, che potrebbero essere stati impiegati anche per i lavori edili o di carpenteria pur senza avere la formazione adatta. Peggiora poi la situazione la piaga dei lavoratori in nero: si stima oltre 230mila addetti solo nell’edilizia.

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