Lavoro

Siete pronti alla Grande Rassegnazione? Sta accadendo nel Mondo. E a voi?

Milioni di persone lasciano il posto di lavoro per….

Lavoro

Aprille 2021 USA. Il numero di lavoratori che hanno lasciato il lavoro in un solo mese ha battuto il record di tutti i tempi negli Stati Uniti. Ma era solo l’inizio. I numeri crescono ancora. A dimostrazione che il rischio di trovarsi in ristrettezze economiche ha un prezzo emotivo più basso di quello della voglia di cambiare. Signori vi presento l’epopea della Grande Rassegnazione.

 

Se avessi la forza e la volontà di chiedere a me stesso, che cosa voglio davvero, probabilmente non avrei il coraggio di rispondere, non avrei l’ardire di dire a me stesso, neanche a me stesso, la verità…

Aprille 2021 USA. Il numero di lavoratori che hanno lasciato il lavoro in un solo mese ha battuto il record di tutti i tempi negli Stati Uniti. Gli economisti l’hanno chiamata “Grande Rassegnazione”. Ma era solo l’inizio. A luglio, ancora più persone hanno lasciato il lavoro. E poi è stato un crescendo nei mesi successivi.

Gli “abbandoni”, come li chiama il Bureau of Labor Statistics, sono in aumento in quasi tutti i settori. Quasi il 7 per cento dei dipendenti del settore “alloggi e servizi di ristorazione” ha lasciato il lavoro ad agosto. 1 su 14 impiegati.

Più di 19 milioni di lavoratori statunitensi e oltre hanno lasciato il lavoro quest’anno. Questo è il numero più alto registrato dalle statistiche dell’American Bureau of Labor nella storia. Secondo Microsoft, il 49% della forza lavoro di Singapore prevede di lasciare il lavoro entro la fine di quest’anno. Perché così tanti lasciano il lavoro?

Se è vero che un’ampia percentuale di dipendenti lascia il lavoro a causa della mancanza di protezione dei lavoratori, dello stress, della mancanza di rispetto e dell’insoddisfazione nei confronti della cultura della propria organizzazione, ci sono ragioni più profonde per le dimissioni.

La “pentola a pressione” della pandemia dei blocchi e dell’isolamento dal lavoro da casa ha permesso a molti di riflettere e valutare le proprie scelte di carriera. Questo non solo ha spinto le persone a rendersi conto che hanno bisogno di cercare opportunità in linea con i loro valori, ma ha anche incoraggiato le persone a perseguire le carriere e i sogni desiderati.

Possiamo fare di meglio . Dopo la Pandemia, a Pandemia ancora in corso, l’unica vera voglia che le persone hanno è quella di migliorare il proprio tenore di vita. Vogliono riappropriarsi della loro vita. Si vuole essere più liberi, meno “educati” al rispetto delle regole. E’ come una sorta di “Grande Maleducazione”, di ribellione dai legacci che covid-19 ha imposto.

Ed il lavoro è il più grande di questi legacci.

La pandemia ha spinto molte famiglie verso uno stile di vita casalingo che ricorda l’economia agraria del 19° secolo, ma questa volta con schemi di abbondanza alimentare e di sistematiche consegne  online. Oggi più famiglie lavorano da casa, cucinano a casa, si prendono cura dei bambini a casa, si divertono a casa e persino vanno a scuola, con i loro figli, da casa.  

Infine, c’è un grande rimpasto di persone e imprese in tutto il Mondo. Sono cambiate le politiche di lavoro, le prospettive, tutto funziona in modo differente. Non ci sono più le macchinette del caffè, nè i vicini di scrivania o le “relazioni pericolose” sul posto di lavoro.

La pandemia rappresenta un punto di svolta cruciale in qualcosa di più fondamentale: ha cambiato l’atteggiamento delle persone nei confronti del lavoro. C’è una grande spinta verso l’esterno. La migrazione verso le periferie è accelerata. Sempre più persone lasciano il lavoro per iniziare qualcosa di nuovo. La Grande Rassegnazione sta accelerando, e ha creato un momento centrifugo nella storia economica mondiale. Dagli USA si è trasferita a resto del Mondo, anche in Italia.

Per molti, seguire la propria passione non è solo un percorso verso un buon lavoro; è la chiave per una bella vita. Certo, passare da una carriera stabile ma insoddisfacente a una più significativa potrebbe essere finanziariamente rischioso. Ma che importa…se la vita è di nuovo bella?

Leopoldo Gasbarro,  2 febbraio 2022

 

 
 
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