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Erdogan umilia Ursula, ma l’Europa è pronta a dargli altri soldi

La scortesia, anzi, la cafonaggine istituzionale del presidente turco, Recep Erdogan, che non ha concesso una sedia d’onore a Ursula von der Leyen, ha destato scalpore. Proteste dal Ppe e dalla Commissione Ue, presieduta proprio dall’ex ministro della Difesa tedesco.

Eppure, sembra che l’Europa sia pronta ad aprire di nuovo il portafogli a beneficio del sultano. Charles Michel, l’imbarazzato presidente del Consiglio Ue (che ha assistito a tutta la scena, umiliante per la von der Leyen, senza pensare di porgerle la sua sedia), aveva infatti dichiarato che l’Ue “concorda sula fatto che l’assistenza finanziaria” alla Turchia continui. Lo scopo? Evitare che Erdogan “apra le gabbie” e lasci che i migranti intraprendano la rotta balcanica, creando grossi guai soprattutto alla Germania.

Sì, la solita Germania, che ha già ottenuto che ad Ankara venisse sganciato un assegno da 6 miliardi. Stavolta basterà lo sgarbo di Erdogan perché si desista dal folle progetto di finanziarne il regime, solo perché fa comodo a Berlino? Decideremo che, finalmente, il sultano ha passato il segno? O lui si permette qualsiasi sopruso, perché tanto sa che la debole Europa si piegherà lo stesso?

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