Cronaca

Tutti senza mascherina

Figuraccia Speranza: lo spot per la quarta dose è un autogol

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È qualcosa di curioso, molto curioso. Perché uno si immagina frotte di persone che si mettono lì a disposizione del ministero della Salute per pensare a come sponsorizzare la quarta dose di vaccino e poi, quando lo spot in questione viene partorito, ci si accorge di trovarsi di fronte ad una incredibile scivolone.

Come ben sapete, infatti, ormai gli esperti di fronte all’aumento dei contagi hanno iniziato a chiedere agli anziani di mettersi in fila agli hub vaccinali per farsi somministrare il quarto giro di vaccino. Sorvoleremo sul fatto che un anno fa tutti assicuravano che di dosi ne sarebbero bastate due, poi tre, adesso quattro e chissà quando ci fermeremo. Sorvoleremo anche sul dettaglio che da qualche mese si diceva che in autunno sarebbe arrivato un prodotto “nuovo”, fatto apposta per le nuove varianti e sottovarianti, e invece alla fine ministero della Salute, Roberto Speranza ed esperti vari stanno chiedendo a fragili e anziani (over 60) di farsi somministrare lo stesso vaccino che si sono già inoculati per tre volte.

Sorvoliamo, comunque, su tutto questo. E concentriamoci sulla comunicazione per la campagna vaccinale che è caduta nell’ennesimo strafalcione. Qualcuno forse ricorderà lo spot del febbraio del 2020 con Michele Mirabella, volto noto della Rai, cui dal dicastero fecero dire che “non è affatto facile” il contagio da coronavirus. S’è visto. Beh, qualche giorno fa il ministero della Salute è caduto in uno scivolone simile. Lo spot per spingere a farsi il secondo booster anziani over 80, anziani residenti nelle RSA; soggetti over 60 con condizioni di elevata fragilità, familiari e affini delle persone delle categorie destinatarie. Nel video si vede un ragazzo che accompagna un’anziana dal medico, prima volta in cui è il nipote a dover aiutare la nonna e non il contrario. Tutto bene, almeno finché i due attori non arrivano nello studio medico per la dose. Quale è il problema? Che nessuno di loro indossa la mascherina.

Ora, indossare il Dpi non è obbligatorio a casa e neppure per strada. Ma nelle strutture sanitarie, in quelle socio assistenziali per anziani e negli hospice ancora sì. E soprattutto, ormai sono giorni che esperti e medici chiedono a destra e a sinistra di indossare la mascherina. C’è pure chi vorrebbe impedire il concerto dei Maneskin. Possibile che il ministero non abbia pensato che nello spot almeno il medico un Dpi avrebbe potuto indossarlo? Mica per niente, ma almeno per apparire coerenti. Non si possono bombardare gli italiani sulla necessità di mascherarsi se si trovano con un anziano e un fragile e poi mandare in onda uno spot così. No?

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