Esteri

Follia a Londra: arrestato manifestante per un cartello contro Hamas

Il doppiopesismo tra manifestanti pro-Israele e pro-Gaza è emerso con tutta la sua forza in Gran Bretagna: ecco cos’è successo

“Hamas is terrorist

Sono tempi duri, complicati per il buonsenso. A Londra, come nelle altre capitali occidentali, si tengono ormai settimanalmente delle manifestazioni a favore della Palestina, di Gaza. A volte a sostegno di Hamas, il gruppo palestinese terrorista che ha firmato la strage del 7 ottobre. Ieri nella capitale inglese si è tenuta una contromanifestazione in solidarietà a Israele. E qui è avvenuta la follia: un uomo è stato arrestato perché aveva un cartello contro Hamas.

“Hamas is terrorist”, recitava il cartello mostrato da Niyak Ghorbani mentre sfilava il corteo dei pro-Gaza. Di punto in bianco, il manifestante è stato trascinato a terra dalla polizia e ammanettato. Una scena incredibile, documentata con diversi video sui social network. “Vergogna”, ha gridato l’uomo verso gli agenti: “Ho scritto che Hamas è un’organizzazione terroristica ma mi hanno arrestato”. L’uomo, 38 anni, è stato rilasciato poco dopo. La polizia ha spiegato di averlo fermato per motivi di sicurezza: i pro-Gaza avrebbero potuto aggredirlo. Risulta inutile anche commentarla una sparata così grossa. Emerge con forza il doppiopesismo delle autorità. Possiamo fare tanti esempi sulla disparità di trattamento tra pro-Israele e pro-Gaza. Tra i plausi ad Hamas e le accuse di genocidio a Tel Aviv, oggi a Londra qualcuno ha manifestato sostegno alle milizie Houthi che stanno prendendo di mira le navi che attraversano il Mar Rosso.

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Tornando a Ghorbani, l’iraniano ha spiegato ai microfoni del Telegraph di essere stato aggredito dai manifestanti filo-palestinesi mentre teneva in mano il suo cartello contro Hamas. “Mi hanno attaccato da dietro e mi hanno colpito alla testa. Mi hanno spinto e mi hanno detto che Hamas è un protettore della Palestina”, ha raccontato l’uomo, professione informatico: “La polizia ha distrutto il mio cartello e mi ha detto che avevo molestato qualcuno durante la protesta ed è per questo che mi hanno arrestato. Mi hanno arrestato perché qualcuno che sostiene Hamas mi ha attaccato e io mi sono difeso. Dopo dieci minuti i miei amici hanno mostrato loro un video di quello che stavo facendo e mi hanno rilasciato. La persona che mi ha aggredito non è stata arrestata”.

Ma non è il primo episodio per il manifestante anti-Hamas. Ghorbani ha infatti raccontato di essere stato colpito con bottiglie, bastoni e altri oggetti nel corso dei cortei delle ultime settimane. L’iraniano non ha dubbi, in Gran Bretagna c’è scarsa consapevolezza su Hamas: “Ho vissuto in Germania per otto anni e lì sanno com’è Hamas. Qui alcune persone non ne hanno idea”. Sostenere Gaza è diventato una moda, coltivata soprattutto dalla sinistra, e le tracce di antisemitismo sono sempre più evidenti.

Massimo Balsamo, 10 marzo 2024

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