Esteri

Germania, alla faccia dell’accoglienza: stop a richieste d’asilo dalla Siria

Paura per la possibile nuova ondata di rifugiati: il blocco interesserebbe circa 47 mila domande d’asilo

germania © THP Creative tramite Canva.com

Per anni la Germania è stata presa come esempio di integrazione, come emblema della gestione dei migranti. Ma qualcosa sembra cambiato, con buona pace dei buonisti nostrani. Nonostante la presenza della sinistra al governo, Berlino ha deciso di mettersi subito al riparo dalla possibile nuova ondata di rifugiati dalla Siria in seguito ai tumulti che hanno provocato la fine del governo di Bashar Al Assad. La Germania ha infatti deciso di bloccare le procedure d’asilo per i cittadini siriani. Secondo un funzionario dell’Ufficio federale per le Migrazioni e i rifugiati tedesco, interpellato dal quotidiano Der Spiegel, “la situazione in Siria è poco chiara, e prevedere come evolverà politicamente è troppo difficile”.

Data la situazione attuale, dunque, la Germania ha deciso di optare per lo stop alle procedure d’asilo per i siriani. Il funzionario sentito dal quotidiano tedesco ha precisato che “al momento non è possibile formulare valutazioni affidabili. Altrimenti, ogni decisione sarebbe ‘su piedi d’argilla’”. I numeri sono significativi: lo stop interesserebbe circa 47 mila domande d’asilo. Ma la Germania non è l’unica ad aver optato per questa mossa. Anche l’Austria, secondo quanto reso noto dal quotidiano Kronen Zeitung, ha deciso di interrompere tutte le procedure d’asilo in corso verso cittadini siriani.

Il dibattito politico sulla permanenza dei siriani in Germania è già in corso: diversi politici della CDU si sono già espressi a favore del ritorno dei profughi siriani nel loro Paese d’origine. I politici dei Verdi e dell’SPD hanno invitato alla moderazione vista la situazione poco chiara. Ciò che è certo che il governo guidato da Olaf Scholz ha preferito mettere le mani avanti, anche se i dettagli dell’iniziativa devono essere ancora perfezionati: non è ancora noto per quanto tempo l’ufficio citato – il Bamf – rinvierà le domande di asilo. Dettaglio significativo, considerando che nel Paese ci sono oltre 900 mila siriani, gruppo di richiedenti asilo che a partire dal 2014 è il più numeroso.

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Non è tutto. La Germania ha infatti messo in guardia dalla radicalizzazione in Siria dopo la rimozione di Bashar al-Assad. Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha sì etichettato la caduta del leader siriano come un “grande sollievo” ma allo stesso tempo ha rimarcato che “il Paese non deve ora cadere nelle mani di altri radicali, qualunque forma assumano”, invitando le parti in conflitto ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti di tutti i siriani e ha sollecitato la protezione delle minoranze. Ha ricordato che Assad “ha assassinato, torturato e usato gas velenosi contro la sua stessa popolazione”.

La Germania non è più campionessa di accoglienza, questo lo avevamo capito da tempo. Dalla morale della necessità di integrare i migranti, ai confini chiusi a doppia mandata. Una metamorfosi sorprendente, soprattutto ripensando alle critiche per le politiche del governo italiano. Ora che il rischio di un collasso migratorio è concreto, Berlino pensa a se stessa. Attraverso la rotta balcanica, gli sfollati siriani potrebbero arrivare in Europa, mentre attraverso il Mediterraneo potrebbero giungere ai Paesi che vi si affacciano.  La Germania ha le sue preoccupazioni, essendo il terzo Paese ospitante di rifugiati siriani al mondo nonché il più grande in Europa.

Resta da capire se il crollo del regime di Assad avrà delle ripercussioni sui flussi migratori, con la possibile nuova fuga di richiedenti asilo. Ma dalla Germania hanno già iniziato a chiarire che quando ci sarà la pace duratura in Siria, i rifugiati siriani dovranno tornare nel loro Paese. Ancora una volta, messe le mani avanti. Comprensibile, considerando le grande polemiche per gli attacchi terroristici commessi tra maggio e agosto proprio da due richiedenti asilo respinti, uno dei quali siriano.

Franco Lodige, 9 dicembre 2024

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