Cronaca

Grande carnivoro (assassino)

Gli animalisti alla crociata Jj4: il Tar salva (ancora) l’orso assassino

Orso Trentino da abbattere Jj4 © Ablestock.com e Lum3n tramite Canva.com

Ci risiamo. Il Tar del Trentino Alto Adige ha di nuovo “salvato” la vita, almeno per il momento, all’orso assassino Jj4. Il plantigrado colpevole di aver ucciso Andrea Papi qualche settimana fa è stato catturato e rinchiuso nella riserva del Casteller. La Provincia ci ha riprovato: dopo la sospensione del primo decreto di abbattimento dell’orsa, il presidente Maurizio Fiugatti aveva firmato un’altra ordinanza per accelerare i tempi di soppressione. Ma gli animalisti (Enpa, Leidaa e Oipa ) hanno fatto un nuovo ricorso e ottenuto l’ennesima sospensiva.

Insomma: ci sarà da attendere. Di sicuro fino a metà maggio quando i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno fissato l’udienza per decretare il futuro di Jj4. Le autorità provinciali vorrebbero accopparlo, considerandolo – anche in base alle normative di riferimento – un esemplare pericoloso per l’uomo. Gli animalisti sostengono invece si sia comportato “da orso” e sia dunque da perdonare: per lei, madre di tre cuccioli, stanno cercando di ottenere un trasferimento in un “paradiso” per grandi carnivori. Come finirà?

Per approfondire

Il presidente Fugatti difende la sua scelta, appoggiata da una grossa fetta di residenti trentini ma avversata dalla maggioranza degli italiani (almeno stando ai sondaggi). Il secondo decreto di abbattimento è stato firmato a seguito del parere fornito dall’Ispra (Istituto Superiore per la ricerca e la protezione ambientale): un “atto dovuto”, fa sapere la Provincia, ma che nella sostanza nulla cambia. Il Trentino chiede l’abbattimento dell’animale per garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti che nei prossimi mesi torneranno a popolari le valli. “Il decreto impugnato è frutto di una personale ed errata interpretazione da parte della PAT del parere dell’ Ispra oltre che ennesimo atto di accanimento contro l’orsa jj4 nonostante la presenza di strade alternative e percorribili – ribattono invece gli avvocati Rosaria Loprete e Giada Bernardi, che rappresentano le associazioni animaliste – Non si dimentichi che nel 2021 due plantigradi, Dj3 ed M57 sono stati trasferiti rispettivamente in Germania ed in un rifugio in Ungheria”.

Già, ma risolto il caso Jj4 se ne presenteranno altri 70 similari. Il Trentino ritiene di avere un eccesso di grossi carnivori: il progetto Life Ursus è sfuggito di mano e la cronaca racconta di continui avvistamenti di orsi nei pressi delle città. Andrea Papi non era certo andato a cercare la bella morte per scattare una foto a Jj4: era andato a correre dietro casa, come facciamo tutti. Se Jj4 fosse stata trasferita, abbattuta o resa inoffensiva quando aveva già aggredito altri due escursionisti… beh: oggi forse Andrea sarebbe vivo. Ma di questi gli animalisti se ne infischiano.