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Green pass, le due menzogne di Draghi - Seconda parte

“Gli appelli a non vaccinarsi sono inviti a morire…”

Il green pass all’italiana sarà imposto a tutti i cittadini dai 12 anni in su. Peccato che, nel Regno Unito, il Joint committee on vaccination and immunisation abbia stabilito che non debbano essere somministrati questi farmaci ai minori di 15 anni, per i quali i rischi superano i benefici: in assenza pressoché totale del pericolo di un decorso infausto della malattia, quei ragazzi sono protetti meglio dall’immunità generata dall’eventuale infezione. Anche la Germania ha scelto la via della prudenza e della cautela (quelle tanto spesso invocate da Roberto Speranza): l’autorità vaccinale tedesca, la Sitko, ha sconsigliato di vaccinarsi ai giovani tra i 12 e i 17 anni. Sono questi inviti a morire? Le autorità sanitarie di due Paesi del G7 provocheranno la fine atroce di milioni di ragazzini?

Il non vaccinato un assassino?

Ancor più surreale è la teoria per cui il non vaccinato possa essere equiparato a un assassino. Prima di tutto, perché anche il vaccinato può infettare – e ormai ne è consapevole, esattamente come il non vaccinato. Diversamente, ai vaccinati consentiremmo di gettare al secchio tutte le loro mascherine. Secondo poi, perché a chi temesse di contagiarsi e patire gli effetti gravi del Covid, basta, appunto, vaccinarsi: cosa dovrebbe temere un vaccinato da un non vaccinato? Di buscarsi il raffreddore? E allora, perché non pretendiamo la carta verde negli esercizi pubblici anche durante le normali epidemie influenzali?

Tutto ciò, per tacere dello squallido ricatto cui l’esecutivo ha sottoposto il suo popolo: imponiamo il green pass per non richiudere. Ormai gli italiani vengono trattati come dei minorati, come un gregge incapace di ragionare, privo di coscienza critica, da tenere sotto scacco e condizionare con la paura, le minacce, o la promessa di premi in cambio della cessione di diritti e libertà. È questo che è davvero in ballo nella vicenda del green pass. I motivi sanitari non c’entrano nulla: altrimenti, perché il lasciapassare sarebbe obbligatorio per sedersi a un tavolino all’interno di un bar, ma non per consumare al bancone? Benvenuti nel 1984 di Orwell…

Marco Baronti, 23 luglio 2021

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