Direi che ogni conclave ha fatto la storia, in quanto da ogni conclave è uscito un pontefice che ha impresso una particolare linea alla storia della Chiesa che è, poi, occorre ricordarlo, storia della salvezza. Troppo spesso consideriamo l’argomento in un’ottica esclusivamente immanente e dimentichiamo la dimensione trascendente. Se proprio dobbiamo individuare conclavi che hanno impresso una svolta, direi, soffermandosi sui conclavi del Novecento, che occorre ricordare:
1. quello del 1939 che elesse papa Pio XII: Pacelli fu eletto il 2 marzo, il 1° settembre successivo sarebbe scoppiata la Seconda guerra mondiale. Fu un conclave breve, in quanto i cardinali non ebbero dubbi nell’esprimere il nome di Pacelli, rompendo una tradizione che non voleva che il Segretario di Stato precedente fosse eletto papa. Il pontificato di Pacelli segnò la storia, sia per i suoi appelli alla pace sia per il magistero alto e profondo che vide, tra i tanti eventi, l’anno Santo del 1950 e la proclamazione del dogma dell’Assunzione;
2. quello del 1958, dal quale uscì Giovanni XXIII: a motivo della sua età (77 anni) si diceva che il pontificato di Roncalli sarebbe stato un pontificato di transizione. In realtà non fu così perché Giovanni XXIII, a sorpresa, convocò il Concilio evento che ha segnato la storia della Chiesa;
3. quello del 1963 con l’elezione di Montini: il pontificato di Paolo VI ha affrontato uno dei periodi più inquieti della storia della chiesa e della società: il concilio, la sua conclusione e la sua attuazione; l’epoca della contestazione; la crisi definitiva di un certo modello di società; la guerra in Vietnam e le diverse crisi in Sud America; il proliferare dell’opposizione interna alla gerarchia e alla dottrina. Solo la storia può dare un’idea della portata degli eventi di quegli anni e le difficoltà enormi nel tenere la barra dritta;
4. quello dell’ottobre del 1978 dal quale uscì Giovanni Paolo II, l’uomo che forse ha segnato di più la storia non solo della chiesa ma del mondo con la lotta ai regimi comunisti e il ruolo avuto nella loro caduta. Anche su questo fronte occorre studiare molto per capire la spinta impressa dal pontefice polacco alla caduta di quei regimi che non avevano a cuore la dignità dell’uomo e, parimenti, il primo a mettere in guardia dai pericoli del consumismo, prima, della globalizzazione poi;
5. vorrei poi ricordare il conclave del 1922, dal quale uscì Pio XI: papa Ratti, mostrando un gesto di apertura e distensione nei confronti del Regno d’Italia (la Questione romana non era ancora risolta), fu il primo papa a riaffacciarsi alla loggia di San Pietro lanciando un messaggio ai politici dell’epoca. L’ultimo papa ad affacciarsi alla loggia fu Pio IX, nel 1846: Leone XIII nel 1878, Pio X nel 1903 e Benedetto XV nel 1914 preferirono non affacciarsi.
Suor Anna Monia Alfieri, 7 maggio 2025
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)