Articoli

I vaccini saranno l’Afghanistan di Draghi

mario draghi vaccini

di Paolo BecchiGiovanni Zibordi 

Sulle prime pagine del Wall Street Journal e del New York Times questa settimana si inizia a mettere in discussione la campagna vaccinale di massa, dopo il disastro di Israele dove ora i morti e i malati gravi sono molto più alti dell’anno scorso e sono tornati ai livelli di marzo.

Vedi qui ad esempio ieri il New York Times in un pezzo dal titolo “Israele, uno dei paesi più vaccinati, ora ha uno dei tassi di contagio più alti del mondo e questo solleva questione sull’efficacia dei vaccini”.

Ieri gli USA hanno annunciato che daranno la terza dose di Pfizer e Moderna a tutti, senza aspettare studi clinici, perché appunto i dati mostrano che dopo 3 mesi i vaccini cominciano a perdere efficacia e dopo 6 mesi non proteggono, come si vede in Israele dove l’80% dei malati gravi è vaccinato e i morti sono arrivati a 20 al giorno (che equivale a 120 in Italia facendo la proporzione).

Non solo. I paesi dell’Est Asia che avevano evitato quasi completamente la Covid-19 ora che vaccinano improvvisamente hanno un boom di contagi

In tutto il mondo questa estate i contagi ma anche gli ospedalizzati e i decessi Covid sono molti di più dell’estate scorsa e questo è un virus stagionale per cui non ha senso confrontare dicembre e gennaio con luglio e agosto.

In più, i morti, si tratta di giovani e adulti sani, nei giorni o settimane successive alla vaccinazione continuano ad accumularsi nelle cronache dei giornali e nelle esperienze che vengono riportate su internet. E anche nei dati della vigilanza europea e americana o australiana. In Italia però stranamente l’Aifa ne riporta molto meno che negli altri paesi. Tanto per fare un esempio, l’Australia riporta 480 morti post vaccinazione ed è un paese in cui solo 8 milioni sono stati vaccinati (la percentuale è meno della metà dell’Italia). In Italia, con una popolazione doppia e quasi 40 milioni vaccinati l’Aifa riporta lo stesso numero (e però i vaccini usati sono gli stessi). Ieri un ministro australiano, Victor Dominello, durante una conferenza stampa ha manifestato sintomi della sindrome di Ball Palsy (paralisi facciale) che è uno degli effetti collaterali che sono stati aggiunti questo mese al bugiardino dei vaccini

Se si leggono i maggiori giornali italiani niente di tutto questo succede, esistono solo le parole dei cinque esperti del CTS che negano ormai l’evidenza. Facciamo qui sotto un esempio tra i tanti di un pezzo del Corriere che nega l’evidenza dei contagi in aumento, dei malati e morti in aumento non solo in Italia ma in tutto il mondo in coincidenza con la vaccinazione di massa (e ovviamente non spende mezza parola sulle morti improvvise post vaccinazione).

(dal Corriere della Sera tramite Dagospia)

NON FATEVI FREGARE DA CHI VI DICE CHE QUEST’ESTATE È PEGGIO DI QUELLA DELL’ANNO SCORSO – È VERO, CI SONO PIÙ CONTAGI, MA DIPENDE DALLA VARIANTE DELTA, CHE È PIÙ TRASMISSIBILE ED È ORMAI DIVENTATA PREVALENTE. SOMMATECI IL FATTO CHE LO SCORSO ANNO VENIVAMO DA DUE MESI DI LOCKDOWN TOTALE, E IL CONTO È PRESTO FATTO – LA VERA DOMANDA DA PORSI È: COSA SAREBBE SUCCESSO SENZA LA CAMPAGNA DI IMMUNIZZAZIONE? I VACCINI FUNZIONANO: TANT’È CHE NEGLI ULTIMI 30 GIORNI, LA GRAN PARTE DEI RICOVERI E DEI DECESSI RIGUARDA PERSONE CHE NON HANNO RICEVUTO NEMMENO UNA DOSE

La variante Delta ad esempio è meno letale, ma i morti Covid sono molti di più questa estate ovunque nel mondo. Senza la vaccinazione l’anno scorso la Corvid era sparita come contagi e anche ospedalizzazioni e morti erano quasi inesistenti. La maggioranza dei virologi spiega che la vaccinazione induce il virus a mutare adattandosi sviluppando le famose varianti. La Svezia non ha fatto nessun lockdown ed è l’unico paese europeo che non ha l’aumento di contagi e ora ha zero decessi

 

Il 18 agosto 2020 si erano registrati 403 nuovi contagi da coronavirus e 5 decessi. Un anno dopo, il 18 agosto 2021 i nuovi positivi sono stati 7.162 con 69 morti. Rispetto all’estate scorsa, quest’anno sono stati registrati circa 175 mila contagi in più.

Ma come è possibile che si arrivi a questi numeri? In gioco ci sono diversi fattori, e non si tratta di inefficacia dei vaccini.

In Israele e UK che hanno vaccinato per primi, morti, ospedalizzati e contagiati sono da 5 a 100 volte di più dell’anno scorso. In UK siamo sui 100-130 morti Covid al giorno e l’anno scorso erano meno di 10 al giorno. In Israele, paese di 9,6 milioni di persone, siamo su 20 morti Covid al giorno, che equivalgono quindi a 120 o 130 morti al giorno in Italia e UK. Gli ospedalizzati in condizioni critiche in Israele sono 2,300.

In UK i contagi sono 100 volte di più dello scorso anno. l’Islanda, ha vaccinato tutta la popolazione, ha un’esplosione di contagi mentre prima non aveva quasi contagi Stessa cosa a Malta, Gibilterra, Seychelles, Maldive che hanno vaccinato tutti. In Giappone l’estate scorsa c’erano 200 contagi e ora 20mila. La cosa in comune di tutti questi paesi è che l’esplosione dei contagi coincide con la vaccinazione.

 

Non dimentichiamoci che ci siamo affacciati all’estate 2020 dopo oltre due mesi di lockdown durissimo. L’Italia è rimasta completamente chiusa dal 9 marzo al 18 maggio (la Lombardia addirittura da 24 febbraio) e questa scelta ha rallentato la diffusione del virus. Quest’anno non è mai stato messo in atto un lockdown così duro
Solo gli studenti delle scuole superiori hanno fatto la Dad per tutto l’anno, gli altri studenti e i lavoratori hanno proseguito le loro attività, in smart working o in presenza, ad eccezione di un breve periodo sotto Pasqua in cui le scuole sono state chiuse.
L’anno scorso il lockdown era identico a quest’anno, dove si è fatto il coprifuoco, non si usciva dopo le 22 e le scuole sono state chiuse ad esempio molto di più quest’anno.
L’anno scorso chi doveva lavorare in fabbrica, magazzino o altro ci andava come quest’anno e nei centri commerciali le modalità di accesso erano identiche. Dove era il lockdown più stretto l’anno scorso? Milioni di persone sono andate a lavorare in presenza l’anno scorso dove non si poteva farlo a distanza.
La Svezia non ha fatto nessun lockdown e quest’anno è l’unico paese europeo dove ora i contagi non aumentano e i decessi Covid sono ZERO, cioè la maggior parte di giorni di agosto proprio zero mentre in Italia siamo sui 50 e in UK oltre 100. Questo dovrebbe essere sufficiente a smentire l’idea che il lockdown sia servito.

 

A pesare sull’estate 2021 c’è la variante Delta, ormai ampiamente prevalente nel nostro Paese (l’ultimo bollettino parla di una diffusione del 90%). E sappiamo che la Delta ha una elevata trasmissibilità: si stima che un positivo possa infettare fino a 7-8 persone rispetto a 2,5 del ceppo che ha circolato in Europa a inizio pandemia e che circolava la scorsa estate, prima che si diffondesse Alfa. Lo sviluppo delle varianti è indotto dal fatto che il virus si adatta e la vaccinazione e il lockdown lo spingono a selezionare versioni nuove che possano diffondersi scavalcando l’ostacolo. Molti virologi spiegano che i coronavirus mutano facilmente per cui è inutile cercare di impedirne la diffusione. La diffusione della variante Delta illustra il fatto che sia il lockdown che la vaccinazione non servono a impedire al virus di circolare, anzi il fatto che ovunque ora i contagi sono aumentati, paradossalmente fanno aumentare la circolazione del virus. I dati di tutto il mondo indicano questo.

 

Nelle ultime due settimane il 29,3% dei casi totali ha un’età inferiore a 19 anni, il 59,5% ha una età compresa tra 20 e 59 anni e solo l’11,2% ha un’età superiore a 60 anni. Il virus sta quindi circolando proprio in quelle fasce di età che a oggi hanno minore copertura vaccinale. Proprio i ragazzi in questa estate più libera trascorrono molto tempo insieme, hanno molti contatti sociali dopo tanta clausura, gli episodi di assembramento sono sotto gli occhi di tutti. I giovani sotto i 30 anni non hanno rischio Covid. È quasi impossibile trovare un giovane, che non sia già malato gravemente per altre cause, che sia deceduto per la Covid-19. Ci sono molti più morti tra i giovani appena vaccinati invece. Mentre l’età media dei morti Covid è intorno agli 80 anni, l’età media di chi muore entro un mese dalla vaccinazione è la metà e le cronache sono ora piene ovunque di giovani anche di 17 anni che muoiono di emorragia cerebrale o problemi di cuore anche solo il giorno dopo la vaccinazione.

 

Ma i vaccini sono altamente efficaci a prevenire le malattie gravi e la morte. Basti guardare la fascia di età più a rischio e più vaccinata, gli over 80: «Negli ultimi 30 giorni, si rileva come il 26,3% delle diagnosi di SARS-COV-2, il 40,7% delle ospedalizzazioni, il 61,3% dei ricoveri in terapia intensiva e il 62,1% dei decessi negli over 80 siano avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino recita il report che evidenzia anche il cosiddetto effetto paradosso per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di non vaccinati. Quello che conta è quante persone muoiono al mese o all’anno. I morti Covid oggi in Italia sono arrivati ora sui 50 al giorno, in UK sopra i 100 e in Israele sono sui 20 (con una popolazione che è ⅙) in una stagione in cui erano spariti l’anno scorso. Con la vaccinazione la situazione è peggiorata complessivamente rispetto all’estate scorsa. I dati dei vaccinati e non vaccinati in Italia sono in contraddizione con quelli inglesi e israeliani che mostrano come i vaccinati siano dal 60 all’80% dei malati gravi. In Israele l’ultimo aggiornamento è che l’81% dei pazienti Covid in condizioni critiche sono vaccinati. Forse sono distorti dal fatto che quando si è vaccinati spesso l’ospedale calcola, ad esempio, una polmonite interstiziale non dovuta alla Covid e il paziente non viene ricoverato come “Covid” solo perché vaccinato.

 

Per esempio, nella fascia di età 80+, dove la copertura vaccinale è intorno al 90%, si osserva che il numero di ospedalizzazioni fra vaccinati con ciclo completo è pari a 294 e mentre nei non vaccinati è leggermente più basso, pari a 220.Tuttavia, calcolando a partire da questi dati il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni, si riscontra come questo per i non vaccinati sia oltre sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (52 contro 7 ricoveri per 100.000 abitanti). Se fosse vero che i non vaccinati si ammalato 7 volte di più dei vaccinati, allora senza vaccino oggi invece di 30 o 50 morti Covid al giorno ne avremmo 7 volte di più, diciamo quasi 300 morti Covid al giorno. Ma l’estate scorsa, senza vaccinazione, i morti Covid erano invece quasi nulli, solo 5 o al massimo 10 decessi al giorno. La variante Delta, tra l’altro, è considerata più contagiosa, ma meno letale del virus prevalente l’anno scorso. Non ha quindi senso logico dire che senza vaccino quest’anno avremmo 7 volte più decessi, cioè 300 morti al giorno.

 

Ma che cosa sarebbe successo senza vaccini?
«Sarebbe potuto accadere quello che abbiamo visto in Gran Bretagna che, con percentuali di vaccinazioni simili a noi e stesso stile di vita sono arrivati a 40-60 mila infezioni giornaliere per alcuni giorni a inizio estate» spiega Sergio Abrignani, immunologo, docente di Patologia generale all’Università di Milano e membro del Cts. «Ma dal momento che la metà delle persone era vaccinata i decessi non sono mai stati sopra i 100. Con la Delta a gennaio, quando la campagna vaccinale stava iniziando in Gran Bretagna avevano sempre 60 mila infezioni ma 1500 morti»
Qui un membro del Cts dice che senza vaccinazione avremmo avuto circa 60mila infezioni al giorno come in UK, che è un paese dove si è vaccinato di più! Non sta logicamente in piedi.
Dire poi che a gennaio c’erano molti più decessi e questo proverebbe che i vaccini funzionano è furbesco perché l’anno scorso con il caldo contagi e decessi erano quasi spariti. Ora invece ci sono molti contagi e anche dei morti.
L’unica cosa evidente è dunque che questa estate la situazione è peggiore rispetto all’anno scorso. E in più ci sono ora anche i decessi post vaccino. Ma questo è un argomento tabù.

In Italia Draghi si comporta come Biden in Afganistan, che fino all’ultimo momento ha continuato a dire che l’esercito afgano con 300mila soldati non avrebbe avuto problemi con 70mila talebani male armati. E i giornali e i partiti gli danno man forte. Per quanto tempo ancora potrà durare questa politica dello struzzo?

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli