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Idee per salvare l’Italia dalla crisi - Seconda parte

Questo darebbe possibilità alle aziende, piuttosto che portarsi dietro un debito, spesso irrecuperabile, con lo Stato, di ricorrere al credito bancario per investire su se stesse e per creare ricchezza. Tale ricchezza porterebbe assunzioni e le assunzioni un po’ di stabilità nelle nuove generazioni. Sono convinto che questo sia il passo necessario che deve fare qualsiasi prossimo governo, dato che la piccola e media impresa in Italia è il motore dell’economia. Scontare le imposte arretrate in cambio di reinvestimenti aziendali, inoltre, aumenterebbe il livello di innovazione e competitività sui mercati.

Ci sono fondi Bei della Comunità europea, in parte a fondo perduto e una parte a tassi estremamente vantaggiosi, per investire, per assumere nuovo personale, per macchinari, per comprare una sede ecosostenibile. C’è in Italia una convinzione estremamente sbagliata che le aziende falliscano solo perché gestite male. Non è così. Dare fiducia ai nostri imprenditori significa anche garantire un futuro lavorativo più sostenibile alle nuove generazioni. Dalla cui stabilità, sia economica che emotiva, dipende il futuro della nazione”.

Beatrice Nencha, 8 giugno 2021

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