Politica

Il Cts fa la festicciola d’addio: finalmente va all’inferno - Seconda parte

Domani ultimo giorno per il Comitato Tecnico Scientifico. Che oggi si congeda con una festa

La morte dell’economia

Il Cts, che potrebbe anche essere l’acronimo per “Chi Te S’incula”, oggi si scioglie. Non nell’acido ma per completo raggiungimento della ragione sociale: distruggere il Paese. È riuscito, come ogni Politburo che si rispetti, a trasformarsi da organo esecutivo della politica a organo decisionale di una politica miserabile e imbelle; sotto il suo torbido regno si sono perse per strada cinquecentomila attività, cinquantamila solo nella ristorazione, intere filiere produttive sono sparite, gli alberghi di lusso decimati o passati di mano, quelli modesti travolti da moria; si sono esasperate le divisioni sociali, è stato costretto il dissenso, soffocate le opinioni, i cosiddetti novax ridotti a cani, vermi, sorci, imbecilli, miserabili, cancri; medici e infermieri li aspettavano, e li aspettano, “per torturarli”, come scrivono gioiosamente sui social. Il Paese si è imbarbarito e il suo abbrutimento esplode nel cinismo demente di fronte a una invasione che in Ucraina ha già sacrificato 140 bambini nel tripudio dei realisti e dei benaltristi che dicono: alla guerra come alla guerra, e poi dov’eravate quando morivano i bambini russi, iracheni, vietnamiti, nativi americani, cartaginesi? Morti a peso, infanti falciati giustificati con le stragi del passato più o meno prossimo, più o meno remoto.

Festa d’addio

Oggi il Cts, giunto alla fine del suo mandato, si congeda con una festicciola, proprio così: che tenerezza, Dio, che tenerezza, del resto è sempre la nobile schiatta dei virologi da luna park, quelli che a Natale cantavano “sì-sì-sì, sì-sì-sì, vaccianiamoci”. Chissà che allegria: Locatelli che fa l’imitazione di Hal 9000, Rezza e Palù nel remake di “Una poltrona per due”, tutti coi cappellini e le lingue di Menelik, il gioco della siringa, che è un classico, e i drink a base di Astrazeneca, Pfizer e Moderna. Forse. Perché con certa gente è fondato il sospetto che faccia esattamente il contrario di quanto ha costretto tutti gli altri a fare. Il Cts ha incarnato un passaggio storico infame, che ha immiserito il Paese: perché veniva da una centrale occulta – le sue decisioni piovevano dall’alto, senza alcun controllo o motivazione – dimostratasi al di sotto di ogni sospetto, e che sia stata mantenuta da due primi ministri e da un Presidente dal doppio mandato è una aggravante. Fieri e tronfi festeggiano oggi, e sarebbe solo di mandarli all’inferno; ma si sa che le festicciole di fine anno si concludono sempre con la promessa di ritrovarsi a settembre. Macabra promessa, prospettiva che nella normalità della follia ormai nessuno si sente di escludere.

Max Del Papa, 30 marzo 2022

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