Cronaca

Il fortino anti-ladri del signor Antonio: “La pistola? No, meglio la motosega: se arrivano…”

A Camaldoli (Napoli) i residenti si organizzano in comitati di pronto intervento. E il presidente dice no alle armi da fuoco perché…

camaldoli furti

Nel quartiere Camaldoli di Napoli, la risposta della comunità ai crescenti timori legati alla criminalità rappresenta un esempio notevole di resistenza e iniziativa civica. La paura di subire furti, un sentimento comune in molte aree urbane, ha spinto i residenti a unirsi, mostrando una determinazione e una solidarietà che trascendono le usuali pratiche di vigilanza.

Il presidente dell’associazione di residenti, Antonio Varriale, emerge come figura centrale in questa narrazione. Con un passato nelle forze dell’ordine, Varriale guida la formazione di un comitato d’intervento composto da circa 200 membri, disposti a intervenire in aiuto di chi ne avesse bisogno all’interno della comunità. Sintesi brutale: chi scopre di avere i ladri in casa chiede l’aiuto degli altri aderenti che convergono sul luogo nella speranza di spaventare o fermare i banditi. L’efficacia di questa iniziativa comunitaria è stata dimostrata quando una residente, Fabrizia, ha segnalato un tentativo di furto nella sua abitazione attraverso un messaggio inviato a una chat di gruppo dell’associazione. L’immediata risposta dei vicini ha causato la fuga dei malintenzionati, confermando il potere dell’azione collettiva nella prevenzione del crimine.

Tuttavia, resta la paura. E come in tutte le parti d’Italia c’è chi si affida alle forze dell’ordine, chi agli impianti di allarme e chi preferisce dormire con la pistola sotto il cuscino. Non si sa mai. Varriale sta a metà strada. Ha sì adottato un approccio preventivo alla sicurezza personale, ma senza armi da fuoco: ha scelto di tenere una motosega vicino al letto come metodo di difesa. Il motivo? “Se hai una pistola e spari al 90% finisci in galera – ha detto in diretta a Quarta Repubblica – con la motosega invece è il bandito che viene verso di te: quando si avvicina, io gli taglio la capa”.

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