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Il governo? L’unica cosa che può fare è non dar fastidio - Seconda parte

Si tratta, però, di stronzate pagate a caro prezzo con i vostri soldi. Non perché l’economia giri ma perché il fisco stringe, preme, stritola. Il gettito fiscale, come ha certificato l’Istat, è ancora cresciuto nei primi tre mesi del 2019 ed è cresciuto perché attraverso la tecnologia le vostre vite sono passate al microscopio. Lo sapete molto bene perché periodicamente vi giungono a casa le raccomandate dell’Agenzia delle entrate che vi chiedono di pagare ora 300, ora 500, ora 700 e così a fine anno dovete mettere in conto, oltre alle tasse ordinarie e alle bollette e alle aliquote comunali, un extragettito di circa 1000/1500 euro. Più non hanno soldi e più vi tassano, più pagate e meno soldi avete. A breve, non alla lunga, si muore.

Il governo, dunque – che sia nazionale, regionale, provinciale, comunale conta poco ma, in realtà, sono tutti i governi insieme e lo statalismo non è solo statale ma regionale eccetera eccetera -, il governo  bussa alla porta degli italiani e chiede loro di saldare il conto in nome e per conto di quella cultura paternalistica con cui gli stessi italiani lo legittimano e lo invocano. La via d’uscita inesistente è quella di capire che i governi non possono fare niente e l’unica cosa che devono fare è non dar fastidio. Il governo deve limitare i danni e, quindi, bisogna esigere la limitazione delle azioni di governo perché è proprio la mania di tutto governare il danno principale. Un po’ come disse Diogene ad Alessandro Magno che gli chiedeva cosa potesse fare per lui: “Spostati dal sole, mi fai ombra”.

Giancristiano Desiderio, 27 giugno 2019

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